Euro 2020 - L'edizione odierna de La Stampa scrive sulla confusione mostrata dalla nazionale italiana al momento del Black lives matter dove non tutti i calciatori si sono inginocchiati: "C’è da capire se il pubblico allo stadio se ne è davvero accorto perché sono stati cinque secondi di bizzarra confusione con sei azzurri in piedi, cinque abbassati e tra loro qualcuno abbozza: scende e si rialza, in uno strano imbarazzo che ci mette un po’a dissolversi. Quando l’argomento è stato toccato Mancini lo ha più o meno accantonato e Bonucci ha evocato decisioni Uefa che non esistono: c’è il via libera sul gesto e ovviamente nessuno si sogna di chiederlo o imporlo. La sensazione, fino a qui, era che le risposte assai vaghe in merito volessero far cadere la discussione. Può darsi che nel ritiro l’umore sia cambiato o che vedere tante squadre insistere con questo particolare accento sui diritti civili abbia scatenato il desiderio di partecipare oppure il momento diretto dal Galles ha scatenato l’empatia. A macchia. Belotti si inginocchia subito, Verratti gli sta dritto davanti e partono occhiate di traverso per vedere in giro che succede in quel su e giù sincopato. Pessina, che nelle immagini sembra tentennare dice: «Non mi sono ricordato, l’ho fatto un secondo dopo». Lascia supporre che ci fosse una volontà di gruppo. Non si è vista. Ed è strano in una squadra che ha fatto della collettività la propria bandiera"