Il Roma - Questo Napoli è moribondo, a Udine un altro pari inutile. Ancelotti aspetta martedì

Rassegna Stampa fonte : Giovanni Scotto - Il Roma
Il Roma - Questo Napoli è moribondo, a Udine un altro pari inutile. Ancelotti aspetta martedì

L'analisi di Giovani Scotto sul Roma a proposito del momento del Napoli

Napoli. L’ennesima partita della svolta si è trasformata nell’ennesimo pareggio. Il Napoli non vince da ben nove partite, e colleziona un altro punto: stavolta sul campo di Udine. Non si va oltre l’1-1, raggiunto rimontando il gol di Lasagna. La rete la firma Zielinski, ma non c’è nulla (o quasi) di positivo. Primo tempo pessimo, squadra molle e timorosa, che va sotto. Meglio nella ripresa, con un po’ di idee e velocità. Ma un segnale di vita non può bastare: il Napoli annaspa lontano dalla zona Europa, mai così pochi punti (21) dal primo anno di Serie A. Un disastro. Eppure Ancelotti si aggrappa alla Champions League: martedì si aspetta una grande prova. Vittoria sul Genk e qualificazione agli ottavi, anche se si può passare col pareggio e addirittura perdendo.

De Laurentiis non è contento, ma per ora aspetta e intanto valuta su cosa è più saggio fare. Il Napoli non ritrova la vittoria alla Dacia Arena. In campionato diventano sette le partite senza i tre punti per i partenopei, fermati sull’1-1 dall’Udinese nell’anticipo della quindicesima giornata. Al vantaggio firmato Lasagna ha risposto Zielinski con la prima rete in campionato. Un pari che non si verificava tra le due squadre dal 2014 ma che sostanzialmente non risolve i rispettivi problemi di classifica. Il Napoli non riesce ad avvicinare le prime quattro posizioni, l’Udinese invece non allontana più di tanto la zona rossa. Ancelotti torna al 4-4-2 affidandosi a Mertens e Lozano ma nell’avvio di gara gli azzurri fanno fatica a costruire trame offensive pericolose. La squadra di Gotti, in campo con il classico 3-5-2 e con Lasagna rilanciato dal 1’ al fianco di Okaka, concede poca profondità e si difende con ordine. Il Napoli non trova sbocchi e dopo i primi venti minuti di gioco abbassa il baricentro: Fofana, dopo aver provato da fuori area calciando alto, al 32’ guida il contropiede per il vantaggio bianconero. I partenopei rientrano male dopo un calcio d’angolo a favore e vengono infilati dal filtrante dell’ivoriano per Lasagna, bravo e superare Meret in uscita con un diagonale rasoterra. La reazione degli ospiti non arriva e così nella ripresa Ancelotti decide di giocarsi la carta Llorente per uno spento Insigne.

Il Napoli ricomincia con un piglio diverso e al 50’ va al tiro prima con Mertens e poi con Fabian Ruiz. L’Udinese e’ costretto a rintanarsi nella propria metà campo per contenere la pressione avversaria e a rinunciare quasi totalmente a rendersi pericolosa dalle parti di Meret. Al 62’ fuori nelle fila del Napoli anche Lozano rimpiazzato da Younes, poi i friulani protestano per una spallata di Mario Rui su Lasagna in area: l’arbitro Mariani, pero’, fa proseguire. Al 69’ è dunque Zielinski a suonare la carica: il polacco accelera, recupera palla al limite dell’area e punisce Musso con un rasoterra a giro sul secondo palo per l’1-1 e il classico gol dell’ex. La scarica d’adrenalina porta il Napoli ad assediare ancor di piu’ la porta dell’Udinese: Llorente fallisce un colpo di testa non impossibile da buona posizione sul cross di Di Lorenzo, gli animi si surriscaldano anche in panchina con un rosso sventolato a Maksimovic per proteste nei confronti dell’assistente. La pressione degli uomini di Ancelotti, pero’, non produce la tanto agognata rete del vantaggio: dopo quattro minuti di recupero cala cosi’ il sipario alla Dacia Arena sull’1-1. Martedì arriva il Genk, e il Napoli spera di indossare il vestito migliore: quello della Champions. Ma bisognerà capire se basterà per uscire dalla crisi.

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