Il Roma - Guai a scherzare con il fuoco, così si mette a rischio il secondo posto

Rassegna Stampa fonte : Salvatore Caiazza (Il Roma)
Il Roma - Guai a scherzare con il fuoco, così si mette a rischio il secondo posto

Vabbene pensare all’Europa League ma non scherziamo con il fuoco in campionato. Se non ci fosse stato Insigne ieri pomeriggio al Mapei Stadium, a quest’ora il Napoli avrebbe perso la seconda gara casalinga di questo 2019. Carlo Ancelotti ha voluto fare le prove per la sfida di giovedì a Salisburgo favorendo così la vivacità del Sassuolo che era ad un passo da festeggiare una preziosa vittoria contro gli azzurri. A rimediare ci ha pensato il capitano che non appena Magnanelli ha sbagliato in area di rigore, di prima intenzione ha calciato con il suo destro a giro mettendo la sfera in rete. Una liberazione non da poco perché è sempre meglio non perdere prima di una sfida che vale l’accesso ai quarti di finale di Europa League. Di sicuro Ancelotti deve rivedere qualcosa e trovare il modo per stimolare i suoi ragazzi anche in serie A. Ora i punti di distacco dal Milan terzo in classifica sono sei ma se si va avanti di questo passo, considerata anche la crescita del Diavolo, si mette a rischio il secondo posto. Certo, per andare in Champions basta anche il quarto ma cammin facendo la situazione si potrebbe complicare. Mancano ancora undici partite alla fine del torneo e se già si molla è un bel problema. Anche perché poi non è detto che si vinca l’Europa League.

Si è capito da subito che Ancelotti che ha fatto le sue scelte di formazione in base a ciò che sarà la partita di giovedì alla Red Bull Arena. Lo schieramento di Chiriches nel primo tempo e di Luperto nella ripresa ha confermato il test dell’allenatore per la difesa titolare che dovrà vedersela con gli austriaci del Salisburgo. Squalificati Koulibaly e Maksimovic, toccherà per forza di cose al rumeno e al leccese andare in campo dal primo minuto. Si parte di un vantaggio di tre gol ma nel calcio nulla è scritto. Ma sicuramente lo spirito europeo è molto diverso da quello del campionato. Sono state cambiate anche le fasce offensive. Ma Ounas e Verdi sono lontani anni luce da Callejon e Zielinski. Così come non si può pensare ad un Diawara sostituto di Fabian. Era in programma che la in mezzo si sarebbe perso qualcosa. Anche in virtù del palleggio veloce del Sassuolo e l’organizzazione tattica dettata da De Zerbi. Va detto, però, che nel primo tempo si sarebbe anche potuto sbloccare il risultato ma Mertens, Insigne e Verdi hanno sprecato una volta arrivati davanti a Pegolo. Il solito problema del Napoli che quando ha le occasioni non riesce a trarre il massimo. Una volta entrati negli spogliatoi Ancelotti ha chiesto ai suoi di migliorare dal punto di vista dell’applicazione. Purtroppo, però, dopo sette minuti è arrivato il vantaggio, anche fortunoso, del Sassuolo. Berardi ha buttato un pallone in rete sfruttando una deviazione dell’appena entrato Luperto. Da quel momento gli emiliani si sono chiusi ed è stato veramente difficile arrivare dalle parti di Pegolo. Ancelotti ha provato a cambiare lo schema offensivo buttando dentro Milik e Younes ma niente da fare. Poi quando sembrava che la partita dovesse finire con la quinta sconfitta stagionale è venuta fuori la classe di Insigne. Che quando Magnanelli gli ha lasciato la palla in area non ha perso tempo a sfruttare il suo copyright per punire il portiere. Un colpo di biliardo che lo ha ripagato velocemente dall’errore dagli undici metri di domenica scorsa contro la Juventus. Adesso il capitano deve dedicarsi al match di giovedì in Europa League. Al San Paolo era rimasto fuori all’inizio e una farfallina racconta che non è stato contento. Il 3-0 fa stare tranquilli ma un suo gol a Salisburgo chiuderebbe definitivamente i conti.

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