Unica scorciatoia praticabile in caso di crisi, l’esonero non passa mai di moda. Il Genoa ha sollevato Thiago Motta dall’incarico e così, nella Serie A in corso, il totale dei siluramenti sale a nove, con sette squadre coinvolte. Niente male, per essere la fine di dicembre come analizza l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
"Giampaolo (Milan), Di Francesco (Samp), Andreazzoli (Genoa), Tudor (Udinese), Corini (Brescia), Grosso (Brescia, richiamato Corini), Ancelotti (Napoli), Montella (Fiorentina) e Thiago Motta (Genoa). Nella lista nera spicca la testa coronata di Carlo Ancelotti: neppure tre Champions in bacheca garantiscono l’intoccabilità, anche se il riciclo è stato immediato e faraonico, con i 58 milioni garantiti dall’Everton. L’esonero è sempre piaciuto alle masse perché trasmette l’illusione della catarsi purificatrice e piace di più ai tempi del populismo, anni in cui la gente si nutre di idoli da abbattere e gode degli insuccessi altrui, forse per compensare i propri"