Ultime calcio - La partita nella partita: Ciucci contro Gobbi, e ci sta. Ma il vero match della Coppa Italia al tempo dell’Italia Covid-19 si intitola Rino Gattuso versus Maurizio Sarri, il Napoli del recente passato contro il Napoli del presente e (a De Laurentiis piacendo) pure del prossimo futuro. Tutti e due a zero tituli in panchina al momento, ma la casella vuota di Sarri, andato sotto la Mole a miracol mostrare, pesa molto di più di quella di Gattuso.
Sarri
Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno:
"Massimo rispetto nelle dichiarazioni pre-partita, con Gennarino che dice di aver fatto spesso il copia-e-incolla con le tattiche sarriane, e Maurizio che elogia il lavoro del suo giovane collega, «sta rivitalizzando il Napoli». E anche sul prato dell’Olimpico, prima del fischio d’inizio, sorrisi appena tirati e Sarri che da’ una pacca sulla spalla a Gattuso, segno paterno di simpatia ma anche dichiarazione preventiva di superiorità: però, in effetti, chi rischia di più stasera è proprio Sarri. I pronostici e le scommesse sono tutti per i bianconeri, e la dirigenza della Juve da lui non si aspetta null’altro che una vittoria (magari per ko), mentre Gattuso deve solo dimostrare che il Napoli c’è, che non si inchinerà mai e poi alla Vecchia Signora. Ma il destino stavolta, a tempi regolamentari scaduti, ha in serbo per Davide il trionfo e per Golia il tracollo. Abbraccio finale con assembramento, la Coppa Italia è napoletana, Gattuso è il vincitore, Sarri è ancora zero tituli. Del resto Rino lo aveva scritto nella tesi con cui, nel 2014, si era «laureato» a Coverciano: «Un allenatore allena anche i sogni»".