L’avvocato Claudio Botti è un penalista di grande esperienza, oltre ad essere anche un accanito tifoso del Napoli. Proprio per questo il Corriere del Mezzogiorno oggi in edicola lo ha intervistato per discutere delle vicende legali che in questi giorni stanno interessando la SSC Napoli e la famiglia De Laurentiis, accusata di falso in bilancio per l'operazione di Victor Osimhen.
Un reato che l'avvocato Botti ritiene "difficile da dimostrare". "Da avvocato - dichiara Botti - dico innanzitutto che un procedimento penale non può avere mai finalità pedagogiche, né può rappresentare un atto di accusa generalizzato verso il malaffare nel mondo del calcio. Peraltro, ricordo che il reato di falso in bilancio è uno dei più difficili da dimostrare, non a caso è stato oggetto di numerose riforme legislative. Figuriamoci in una materia tanto opinabile quanto quella della valutazione di un calciatore".
Le accuse contro De Laurentiis sono già state archiviate dalla giustizia sportiva, ma adesso ad indagare è la giustizia civile: "Tra i due ambiti non c’è alcun contatto. C’è una totale autonomia di criteri e di presupposti valutativi. Il falso in bilancio è una fattispecie che ha presupposti molto diversi dall’illecito sportivo".
Ultime notizie. Cosa rischia il Napoli? L'avvocato non ha dubbi: "Assolutamente nessuna penalizzazione. Non ci sarà alcuna conseguenza per la squadra. Non so dire però cosa potrebbe succedere di fronte a un’eventuale condanna penale definitiva". La Procura Federale ha già scagionato il Napoli e dunque adesso il "problema" è di natura penale e quindi un problema di De Laurentiis.
L'avvocato, in ogni caso, ci tiene a sottolineare: "Sono sbalordito e schifato dal meccanismo del calciomercato, dalle prebende ai procuratori. Ben venga un'indagine che possa fare piena luce sulla effettiva valutazione dei calciatori".