Ultimissime calcio Napoli - Secondo l'edizione odierna del Corriere dello Sport, non c’è bisogno di far tremare le pareti per arrivare al cuore di quel Napoli che Ancelotti sente ancora suo, legittimamente suo, umanamente suo e che De Laurentiis non vorrebbe strappargli, proprio no, perché di un gentiluomo e di quello spessore bisogna aver rispetto: «Come va...?». Una telefonata al mattino, un’altra dopo l’allenamento, un’altra ancora in serata, per spargere normalità intorno ad una “storiaccia” dolorosa, quelle che nel calcio germogliano sorprendentemente, e che rischierebbe in tre ore, cosa volete che siano centottanta minuti, di dover intervenire e procedere, che sia Spalletti o che sia Gattuso o un mister X da individuare, per imprimere la cosiddetta scossa.
MODULO. E poi, forse, non è più neanche questione di modulo, però conviene continuare rimanendo almeno se stessi, insistendo in ciò che si crede, nel 4-4-2: è stato utile, eccome, spesso e volentieri e soprattutto nelle tre ore con il Liverpool, quattro punti e una autorevolezza persino nelle difficoltà del ritorno, consumata a mo’ di catenaccio nei pressi della propria area. Però all’andata fu fascinoso, eccome, e certo c’era Allan che neanche stavolta potrà dare una mano. E chissà cosa dirà Carlo Ancelotti a Carlo Ancelotti, alla fine di questo mini tour!