Convenzione San Paolo. «Abbiamo avuto contatti con la Società, credo che la firma della convenzione per la gestione dello stadio San Paolo arriverà a breve». Così l'assessore comunale allo Sport, Ciro Borriello ha parlato alla radio ufficiale della SSC Napoli.
Come rivela l'edizione odierna de Il Mattino, sostanzialmente la firma dovrebbe arrivare alla vigilia della prima gara casalinga del Napoli di patron Aurelio De Laurentiis in programma sabato alle 18.
Sarà la volta buona? Certo è che il capo di gabinetto Attilio Auricchio ha già invitato consiglieri comunali, assessori e presidenti di Municipalità allo stadio per Napoli-Sampdoria di sabato. Auricchio «prega di far arrivare entro e non oltre l'11 settembre nominativi corredati da documento di identità e richieste». Ma c'è chi dice no come il consigliere di Agorà Nino Simeone, che non votò la convenzione in Consiglio comunale:
«Sì, anche io ho ricevuto, con grande sorpresa, l'invito da parte del capo di gabinetto ad assistere alla partita di sabato. Questo vuol dire che la Ssc Napoli ha regolarizzato la posizione debitoria con il Comune di Napoli? E che ha anche accettato e firmato la convenzione votata dal Consiglio comunale per l'utilizzo dello stadio? Se così fosse sarei contento perché significherebbe che abbiamo regolarizzato una posizione conflittuale e debitoria alquanto imbarazzante che aveva fatto maturare in tutti, anche su indicazione del sindaco de Magistris, tramite il capo di gabinetto, la scelta di non presenziare più alle partite della squadra di calcio del Napoli. Altrimenti di cosa stiamo parlando?».
De Laurentiis sarebbe quindi vicino a chiudere l'accordo con l'amministrazione comunale, ma perchè questa lunga attesa per la firma? Il Mattino spiega:
"Il presidente del club è stato impegnatissimo con la squadra, ad esempio per la campagna acquisti. Motivi validi che spiegherebbero il ritardo della firma. Tuttavia, a sentire alcune campane proprio del Consiglio comunale, la lunga riflessione sulla convenzione da parte del patron sarebbe dovuta anche ad altri motivi. Che si annidano nelle pieghe del patto licenziato dall'Assemblea cittadina. Due i punti critici: il debito della Società (1,9 milioni) con il Comune non ancora saldato e la convenzione retrodatata alla stagione agonistica 2018-2019. Quella in cui la società ha usufruito dell'impianto solo in occasione delle partite maturando un debito, tariffe alla mano, superiore ai 2 milioni. La retrodatazione della convenzione approvata dal Consiglio comunale fa scendere il debito stesso a quota 850mila euro. La Società - in ogni caso - deve al Comune altri 2 milioni. Soldi - questi ultimi - che la Società deve pagare all'atto della firma altrimenti non può essere siglata la convenzione".