Il Napoli deve calare il proprio monte stipendi, e al tempo stesso garantire un certo livello di qualità nella rosa agli ordini di Luciano Spalletti. La crisi economica legata al Covid ha forzatamente portato in rosso il bilancio del club di Aurelio De Laurentiis, con il fatturato 2019-20 al 274,7 milioni di euro ed aumento dei costi a 315,8. Cifre non sostenibili per la controllante Filmauro, che ha chiuso in negativo per 34,7 milioni di euro (circa -19 per la sola SSC Napoli). Come tagliare gli stipendi nel Napoli? Considerando soltanto i giocatori, la tabella degli stipendi (fonti: Calcio&Finanza, Gazzetta dello Sport, Transfermarkt) include anche i calciatori rientranti dai prestiti della stagione 2020-2021.
Eliminando dal monte ingaggi questi dodici giocatori, il Napoli inizierebbe a risparmiare circa 20,8 milioni: siamo a circa il 31% del monte ingaggi netto, e non stiamo contando alcun ingresso in entrata (che andrà necessariamente fatto, per non avere ruoli scoperti). Non sarà semplice far combaciare le esigenze di squadra e le esigenze economiche, a meno di non stravolgere tutto.
Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2022 (il Napoli ha una opzione per prolungare al 2023 quello del belga), e pesano da soli per il 13,5% dell’intero monte stipendi netto. Cosa fare con entrambi? Cederli rappresenterebbe una sconfitta dal punto di vista tecnico, e dovrebbe essere considerata come estrema ratio pur di abbassare il monte stipendi. L’idea di rinnovare Insigne a cifre minori potrebbe aiutare, ma non è detto che venga accettata dal capitano e dal suo entourage.
Detto dei possibili tagli attuabili dal Napoli sul mercato in uscita, in entrata non dovrebbe stupire l’acquisto di calciatori dall’estero. Il motivo? Il Decreto Crescita del 2019, pensato per favorire l'arrivo in Italia di lavoratori (italiani o stranieri) residenti all'estero attraverso l'istituzione di un regime fiscale agevolato per almeno un biennio (esempio: un ingaggio da 10 milioni lordi corrisponde a 5.5 milioni netti, con il Decreto vale 7.5 milioni netti). Il Napoli ne ha usufruito con gli ingaggi di Osimhen, Lozano, Lobotka ed Elmas: non è sbagliato affermare che un occhio di riguardo da parte di De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli sia rivolto all’estero. Anche da lì possono arrivare risparmi sugli stipendi, avendo la possibilità di non abbassare troppo il livello medio di una rosa che inizia a sentire il peso degli anni (e dei soldi).