Varriale: "Il Toro può far male al Napoli, ma gli azzurri sono favoriti: mi aspetto una bella partita"

Notizie fonte : torinogranata.it
Varriale: Il Toro può far male al Napoli, ma gli azzurri sono favoriti: mi aspetto una bella partita

Enrico Varriale è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Varriale, giornalista Rai, abbiamo parlato della partita fra Napoli e Torino.

Il Torino è uscito dal derby con una sconfitta, dopo quella rimediata con la Sampdoria, ma con il morale abbastanza alto per aver tenuto testa alla capolista fino all’ottantatreesimo e il Napoli dalla vittoria per cinque a zero sul Cagliari e dall’esaltazione per dover a febbraio affrontare il Real Madrid in Champions. Che tipo di partita si aspetta?

“Una bella partita perché sono due squadre che giocano a calcio e non per distruggere il gioco dell’avversario, ma per costruire il loro. Hanno giocatori importanti che sono anche in forma. Il Torino per ottantatré minuti conto la Juventus avrebbe meritato qualche cosa in più, ma il calcio è fatto anche di episodi e chi ha in squadra giocatori come Higuain, che dal nulla possono inventare un’occasione da gol e trasformarla, è avvantaggiato. Credo che il Torino non esca ridimensionato dal derby, magari un po’ deluso perché tutti i granata credevano in un risultato positivo che non è arrivato, però, la prestazione è stata sicuramente buona.
Ottima la prestazione del Napoli a Cagliari che segue quella altrettanto positiva di Lisbona e credo che il Napoli in questo momento sia in grande condizione, però, non deve distrarsi e, soprattutto, non deve pensare al Real Madrid. Ho contatti con Napoli ed è già cominciato il count-down, ma prima di questa partita con gli spagnoli il Napoli deve giocare due mesi di campionato senza impegni internazionali e questo periodo potrebbe servigli davvero per risalire posizioni in classifica poiché penso che il Napoli abbia le qualità per essere in una posizione più vicina alla Juventus dell’attuale”.

Sarri e Mihajlovic come stanno preparando la partita?

“Penso che entrambi stiano facendo leva sulle rispettive situazioni dalle quali escono le loro squadre. E’ chiaro che Mihajlovic punterà molto sulla voglia di riscatto della squadra, che è reduce da due sconfitte consecutive. Il Toro a Napoli punterà a fare la sua gara basandosi sulle sue qualità migliori che sono un gioco d’attacco credibile e giocatori che possono mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Ricordiamo che il Napoli non avrà Koulibaly che è un perno essenziale della difesa azzurra, anche se potrebbe tornare in squadra Maksimovic, il grande ex di questa sfida. Quindi credo che Mihajlovic non snaturerà le caratteristiche del Torino.
A sua volta Sarri, che ha avuto una risposta forte dal Napoli nelle ultime tre partite perché Inter, Benfica e Cagliari erano gare che potevano segnare un po’ lo spartiacque della stagione e se fossero andate male la situazione si sarebbe complicata, adesso vorrà dalla sua squadra la continuità e, soprattutto, i giocatori rimangano con i piedi per terra dimostrando di proseguire nel far vedere quello che hanno saputo fare nelle ultime tre partite. Il Napoli è una squadra giovane soprattutto a centrocampo con calciatori di grande prospettiva, a Cagliari, ma anche a Lisbona aveva terminato con parecchi ragazzi nati negli anni novanta in campo, e i ragazzi sono soggetti ad alti e bassi e ritengo che questa sia l’unica cosa che in questo momento preoccupi Sarri oltre sempre al discorso del finalizzatore che dopo l’infortunio di Milik è un po’ mancato, ma probabilmente arriverà a gennaio, sembra proprio che la trattativa per Pavoletti sia in dirittura d’arrivo. Se il Napoli confermerà la qualità che si è vista nelle ultime partite che ha disputato allora la squadra ha davvero tanta tanta potenzialità”.

Quale giocatore, si potesse, verrebbe sottratto all’avversario?

“E’ facile dire Belotti per il Torino e Mertens per il Napoli, perché entrambi sono reduci da prestazioni importanti. Belotti nel derby ha giocato molto bene e si trovava di fronte la difesa bianconera e ancora una volta ha confermato di essere attaccante prolifico e in grande forma perché è un giocatore che al di là dei gol che segna quasi sempre è utilissimo alla squadra, fa reparto da solo e mi ricorda da un certo punto di vista il miglior Chinaglia e tecnicamente ha qualche qualità in più. Un giocatore che, secondo me, può fare non solo la fortuna del Torino, ma anche della Nazionale.
Il Napoli ha Mertens, che per altro sta giocando in un ruolo che non è il suo del falso nueve, ha dimostrato nell’ultima giornata di essere nella forma d’inizio stagione e, soprattutto, di aver trovato un’efficacia in zona gol che obiettivamente non gli era riconosciuta. Ha segnato tre gol a Cagliari da vero centravanti ed è un giocatore che nella ribalta internazionale, come ha fatto a Lisbona, è davvero uno che si sta consacrando e questa potrebbe essere la stagione nella quale si esprimerà ai massimi livelli”.

Un pronostico?

“Credo che il Napoli sia favorito, però, lo è se giocherà la partita con la massima concentrazione e senza sottovalutare il Torino. Il Napoli contro le squadre che fanno gioco ha sempre dimostrato di avere qualche cosa in più, mentre ha sofferto con gli avversari che si sono chiusi, soprattutto, ripeto, in questa contingenza in cui ha perso Milik e non ha avuto l’uomo di peso al centro dell’attacco visto che Gabbiadini le volte che è stato utilizzato non ha dato le stesse risposte, anche se in alcune occasioni ha avuto un rendimento sufficiente, però, non ha mai fornito delle prove esaltanti. Vedremo se domenica ci sarà la possibilità di vedere in campo Gabbiadini, ma io credo che in una partita aperta, come mi aspetto, il Torino sicuramente giocherà anche per non prenderle chiaramente senza snaturare le sue caratteristiche. I granata sono una squadra che il suo gioco l’ha fatto anche con la Juventus e i tre cambi di Mihajlovic nel finale volevano proprio dare il segnale di provare a giocarsela per vincere ed essendo l’ottantatreesimo qualche allenatore più conservativo avrebbe anche potuto tutto sommato accettare il pareggio e giocare più chiuso. Come dicevo, contro questo tipo di squadre finora il Napoli è andato bene perché è una squadra che se le si dà spazio sviluppa il suo gioco, allo stesso tempo il Torino è una squadra che può fare male a tutti e ha fatto male anche alla difesa della Juventus e in quella sfida è andata più volte vicina al due a uno prima di subire la rete di Higuain, quindi, sarà una partita molto aperta, ma il pronostico giocando al San Paolo è favorevole al Napoli”.

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