Il Genoa non è un bel ricordo per Antonio Conte. Nel 2013, al termine proprio di un Juve-Genoa 1-1, si scagliò in campo contro l’arbitro Guida di Torre Annunziata che non diede - secondo l’attuale allenatore del Napoli - tre calci di rigori ai bianconeri. Le immagini dell’epoca videro Conte, al triplice fischio finale, andare direttamente dall’arbitro in modo piuttosto diretto e forte. L’allenatore, nelle interviste post gara, dichiarò:
“Tutti hanno visto che c'erano tre rigori per noi. Il fallo di mano di Granqvist, il fallo su Pogba e quell'altro su Vucinic. Senza contare che hanno dato solo 3 minuti di recupero. Quello che non accetto è un arbitro che mi dice che non se l'è sentita di dare il rigore. Tutti hanno visto cosa è successo, pure un cieco avrebbe visto. Il rigore è sacrosanto e posso accettare un errore, ma non ciò che mi ha detto Guidaâ€.
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Anche Giuseppe Marotta, all’epoca dirigente della Juventus, attaccò Guida per la direzione di gara dichiarando:
“Per un arbitro come Guida di Torre Annunziata ci sono difficoltà a venire ad arbitrare la Juventus. Non parlo di malafede ma di difficoltà . Al 94' un arbitro della provincia di Napoli si è trovato in difficoltà . Così come è consigliabile che un arbitro di Novara non arbitri la Juventus, così un arbitro napoletano non deve venire ad arbitrare la Juventusâ€.
Antonio Conte fu squalificato per due giornate dopo le vibranti proteste nei confronti dell’arbitro Guida di Torre Annunziata ed i suoi assistenti. Il comunicato ufficiale del giudice sportivo dell’epoca (Tosel ndr) spiegò i motivi della sanzione data all’allenatore:
“Per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, fronteggiato con atteggiamento intimidatorio il direttore di gara e un arbitro addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose, che reiterava poco dopo negli spogliatoiâ€.