Ultime notizie SSC Napoli - Lettere, contatti via mail, scambi telefonici, flussi finanziari e ogni altra forma di comunicazione fra i dirigenti del calcio Napoli, gli ex vertici del Lille e il management che ha gestito Victor Osimhen: con una perquisizione durata diverse ore fra Castel Volturno e Roma, la Guardia di Finanza fruga nelle carte dell’operazione che nell’estate 2019 ha portato in maglia azzurra il centravanti nigeriano, dal club francese. Affare iscritto nel bilancio per 71 milioni e 250mila euro, di cui 50 cash e il resto accompagnato da un’operazione ritenuta dall’accusa «in parte oggettivamente inesistente», dell’importo di 21 milioni e 250mila euro: somma relativa al passaggio come parziale contropartita, di Karnezis e i giovani Manzi, Liguori e Palmieri al Lille.
La novità è che pur non essendo indagati, i finanzieri hanno perquisito anche gli uffici di altri dirigenti del Napoli. A scriverlo è Repubblica:
"Le perquisizioni. Su mandato dei pm, i finanzieri guidati dal generale Domenico Napolitano, hanno perquisito la sede del Napoli a Castel Volturno e gli uffici del presidente De Laurentiis, dell’amministratore Chiavelli e di tre dirigenti non indagati: il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, il suo vice Giuseppe Pompilio e il segretario Alberto Vallefuoco. Oltre alla corrispondenza, gli investigatori hanno acquisito documentazione contabile e anche le carte del procedimento istruito dalla giustizia sportiva e concluso con l’esclusione di ogni illecito a carico del Napoli.
Le indagini. Al lavoro ci sono due Procure, quella di Napoli e l’autorità giudiziaria francese. La compravendita di Osimhen è già da tempo nel mirino degli inquirenti della Juridiction Interrégionale Spécialisée transalpina. Il pm Francesco De Falco, coordinato dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, configura il reato di false comunicazioni nel bilancio dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2021 nei confronti del presidente Aurelio De Laurentiis e del consiglio di amministrazione composto dai figli Edoardo, vicepresidente del club, e Valentina, dalla moglie Jacqueline Marie Baudit e dall’amministratore delegato Andrea Chiavelli. I pm ipotizzano “ plusvalenze fittizie” per 19,9 milioni di euro. Il solo Aurelio De Laurentiis deve rispondere anche di “dichiarazione fraudolenta” perché l’imponibile, ritenuto sovraffatturato per oltre 21 milioni di euro, avrebbe determinato, secondo l’impostazione accusatoria, un’evasione dall’Iva di 4,6 milioni".