Ultime calcio - Giampaolo Pozzo, patron dell'Udinese, è intervenuto in diretta alla radio ufficiale della S.S.C. Napoli, Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione 'Radio Goal', per parlare del calcio Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:
Pozzo
"Si è fatta tanta confusione, ma siamo tutti d'accordo e vogliamo riprendere. Abbiamo un patrimonio giocatori che non gioca da quasi tre mesi e chiusi in casa. Adesso fanno qualche sgambatina, ma siamo in attesa di una crescita progressiva degli allenamenti. Spero, quanto prima, che si possa giocare in sicurezza: inutile parlare solo di positivi, serve prudenza anche nella ripresa. La volontà è di giocare il 13 giugno, ma serve almeno un mese di tempo di allenamenti veri. Il precampionato è di un mese e mezzo proprio per evitare fastidi e infortuni: tendiniti, fastidi muscolari sono un rischio. Se siamo capaci di ragionare, non possiamo andare indietro, ma dobbiamo proseguire su questa linea. Premier? Serve essere anche un po' tolleranti. Questa pandemia non era prevista ed è una cosa gravissima. Ha fatto più di 30mila morti in due mesi. In Inghilterra va ancora peggio, sono un po' tutti in confusione. Anche lì non ci sono ancora le idee chiare. Germania? Hanno già tantissimi infortunati, le lesioni muscolari arrivano forzando o stravolgendo gli allenamenti. Da noi va rivisto anche il calendario, sarà la Federazione a studiare con la Uefa alcune soluzioni. Concludiamo questo campionato e spostiamo l'inizio dell'altro: tutto si può, non è una questione di coppe. Abbiamo perso due mesi e mezzi, se evitiamo isterismi e riprendiamo con calma, possiamo recuperare tutto anche se è difficile prevedere quando termina questa situazione. Il Governo sta facendo bene e con prudenza, lasciamo lavorare tutti per uscire dalla crisi e dalle difficoltà. Playoff? Servirà trovare una soluzione: se non dovesse esserci tempo per chiudere la stagione, serve trovare l'alternativa perchè non possiamo andare in ritiro tutti per tre mesi e giocare ogni 2 giorni. Sarà un anno di transizione, ci arrangeremo. De Laurentiis? Non l'ho sentito, lo stimo molto. Ha fatto molto bene a Napoli, persona duttile che faceva un altro mestiere ed ha cominciato da subito a fare bene. Zielinski? Si vedeva che era molto serio e forte: sono ragazzi che vengono da tradizioni pseudo-tedesche e ci danno sempre tante soddisfazioni".