Roberto Sosa, ospite di Giochiamo D’Anticipo su Canale 8, ha parlato della sua carriera, del Napoli e del campionato:
“E’ bello ogni tanto riguardarsi e pensare di essere stati protagonisti di questa rinascita del Napoli, molto belli soprattutto gli anni della Serie C. La città mi appartiene, non è la seconda ma la prima casa per me. La mia visita a Castel Volturno? Tornare lì è stata una grande emozione, è sempre bello tornare nei luoghi in cui il Napoli è risorto e tornata dalla C alla A. Baldari, Santoro e anche Edoardo De Laurentiis.
Ho salutato anche Spalletti che ho avuto ad Udine ed è stato importante nella mia carriera. L’allenamento è durato poco ma c’era grande intensità, la squadra sta lottando per lo Scudetto e non è finita. Spalletti trasmette concetti giusti, sono anche i calciatori che in questi momenti devono fare di più. Bisogna tornare ai livelli delle prime giornate, quando il Napoli dava spettacolo. Non esiste che una società non voglia vincere. Nella mia vita io sono abituato anche a guardare indietro, se osservo cosa c’era prima di De Laurentiis ricordo che si giocava a porte chiuse e non c’erano palloni. Oggi si sta facendo meglio e si qualificherà per la Champions dopo una stagione chiusa al 5° posto per un pareggio con il Verona. Rimpianti di Spalletti? Lui trasmette tranquillità e passione per quello che fa, sicuramente qualcosa non ha funzionato con Fiorentina e Roma e lo sa anche lui”.