Ultime calcio Napoli - «Con un vertice basso, anziché costruire con due mediani cambiano le linee di passaggio, cambianole rotazioni, cambiano gli smarcamenti dei centrocampisti. Con un 4-3-3 ci sono un play e due mezzali che possono lavorare con il regista, alternandosi. Nel lavoro 4-2-3-1, quello dei due mediani è di presidio della zona, di costruzione del gioco, ma anche di filtrare le situazioni difensive, con uno spazio maggiore in costruzione al trequartista nel 4-2-3-1».
Longo
Moreno Longo, ex tecnico del Torino, punta la riflessione su come si sviluppa la costruzione e lo fa ai microfoni de Il Mattino:
«Cambia anche per gli esterni alti: perché lavorando nel 4-3-3 c’è la mezzala che ti aiuta a coprire, si richiederà al trequartista di rientrare per sporcare il vertice basso avversario. Il Napoli ha preso Osimhen per lavorare con un riferimento centrale e far esprimere i tre trequartisti sotto la punta, ma sarà fondamentale capire chi saranno i due mediani per dare equilibrio».