«Cosa mi colpì quella mattina di nove anni fa? Lo sguardo, non il cognome». Paola Morra è da dodici giorni la vedova di Hugo Maradona. Queste le sue parole a Il Mattino:
«Ci conoscemmo grazie a un amico comune e non ci siamo più lasciati, sposandoci nel 2016. Una presenza che non mi abbandonerà. Facevamo tutto insieme, quante giornate trascorse vedendo in tv partite di ogni nazione e categoria. Era come Diego. Non era riuscito ad elaborare il lutto di Diego. Avrebbe voluto dare un ultimo abbraccio al fratello: il presidente dell'Argentina gli aveva messo i biglietti aerei a disposizione ma le figlie di Diego decisero di anticipare la cerimonia funebre e così lui non partì. Una ferita profonda. Continuava a piangere e ad arrabbiarsi se ascoltava discorsi sbagliati su Diego da parte di chi non lo conosceva. La gente per strada gli sorrideva e lo abbracciava. Proprio perché era il fratello di Diego non si metteva mai in primo piano: stava sempre un passo indietro». E quella sera di nove anni fa nel ristorante di Beppe Bruscolotti, il 10 Maggio 87, sulla collina di Posillipo fu Diego a fare il primo passo verso Paola: «Si avvicinò e mi disse: Sono contento che Hugo stia con te. Diego era speciale, pur essendo uno degli uomini più importanti al mondo aveva conservato l'umiltà di chi era partito dal basso. Vorrei invitare qualcuno a scendere oggi dal piedistallo. Vorrei dedicare a Hugo, magari col supporto del Calcio Napoli, un progetto che possa offrire un aiuto concreto ai ragazzi di questa città che amano il calcio e testimoniare il legame tra mio marito e Napoli, oltre che con la squadra. Ho ricevuto messaggi d'affetto di Mertens e Insigne, i ragazzi che oggi rappresentano il Napoli, quello che era il grande amore di Hugo e Diego».