Napoli - A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Marco di Lello, ex procuratore aggiunto della Figc:
“In questo caso che non è solo una piccola parte ma tutto lo stadio ad insultare, è ancora più grave? Quello che è successo ieri in tribuna è disgustoso più di quello che succede in curva considerando che in tribuna in teoria ci dovrebbero essere persone più lontane dal mondo Ultras, non si sono limitati a discriminazioni territoriali ma anche quelli razziali nei confronti di Anguissa e Koulibaly. L’arbitro ha la possibilità di sospendere la partita, ci devono essere sanzioni di tipo diverso, non bastano multe di migliaia di euro. Ciò che è stato utile è che immediatamente ci sono state le dichiarazioni del difensore senegalese così il giudice sportivo ha già la possibilità di fare il suo lavoro. Occorre intervenire con sanzioni più gravi come ad esempio la chiusura dell’intera curva o addirittura dell’intero stadio, mi aspetto da parte dello giudice sportivo sanzioni importanti o l’intervento della federcalcio per mettere fine a questo scempio, il calcio deve essere un luogo dove vanno le famiglie a divertirsi. Chiudere le curve sarebbe la soluzioni non per punire le società ma questi “tifosi”.
C’è un problema culturale nel nostro Paese? È una minoranza ma purtroppo molto presente nei nostri stadi, la responsabilità è della società e penso che conosca al meglio i peggiori facinorosi del proprio impianto e ha tutti gli strumenti per riconoscerli e isolarli. È arrivato il momento di usare la mano pesante, continuare con sanzioni leggere mi sembra quasi un incentivo per queste persone. In passato andai a vedere Arsenal-Napoli, c’era un tifoso londinese un po’ più esaltato rispetto agli altri e fu subito cacciato uno steward.”