Nino Simeone, Consigliere Comunale presso il comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni durante la trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello” in onda su Radio CRC, radio partner del SSC Napoli, per discutere sulle ultime novità riguardanti la realizzazione del futuro stadio del Napoli. Qui di seguito le dichiarazioni da nota stampa:
“La verità è che sento da dieci anni soltanto proclami e dichiarazioni stampa, non abbiamo mai avuto un atto formale. Chiarisco: Non ho assolutamente nulla contro la società sportiva del Napoli né contro il Presidente De Laurentiis, poiché sono pure malato del Napoli. I giocatori li ha comprati alla società, non a me e sono orgoglioso di avere un presidente di queste misure.
Comune non è un outlet? Quando un privato vuole fare degli investimenti, acquistando e utilizzando impianti pubblici, si fa una semplice comunicazione, una pec, richiesta di intervento su un terreno, cioè un manifestazione di interesse pubblico.
Il Comune è tenuto a chiamare il privato e dire: “Di che stiamo parlando?”, “noi vorremmo fare questo, valorizzeremo tutta l'area circostante ecc”... Ci sono tutti i margini di ragionamento. Dobbiamo arrivare al 2032 con un impianto a norma che sia di livello internazionale e sappiamo che da soli non abbiamo le potenzialità economiche per poterlo fare. Voglio avere uno stadio funzionale e che sia un volano di sviluppo dell'intera area, che va riqualificata.
Possiamo valutare tutte le possibilità di spostamento della pista d’atletica all’interno della Mostra d’ Oltremare. Potrebbe essere un’idea di utilizzare una struttura pubblica in cui creare le condizioni per fare lì una parte delle attività che oggi si fanno nello stadio. Fino a Bagnoli c’è un mondo. Il problema è che quando De Laurentiis voleva rimuovere la pista d’atletica era una cosa non prevista dal regolamento UEFA. E’ mio dovere trovare le soluzioni più vantaggiose.
Io contro De Laurentiis? Non sono contro nessuno. Lo stadio Diego Armando Maradona non è tra i beni disponibili, non è un bene in vendita. Regali in questa città non se ne fanno. Io non mi vendo lo stadio senza che tu non me lo hai neanche chiesto”