Ultime calcio Napoli - «Giocare 4-3-3 o 4-2-3-1 non c’è grande differenza: perché le chiusure sono, più o meno, le stesse, perché i movimenti in fase offensiva, se non chiedi alle mezzeali di aprirsi, non cambiano molto. Ho visto, quest’estate, l’Ajax in Austria nel pre-campionato: alternano nelle due fasi di gioco 4-3-3 e 4-2-3-1, credo un allenatore come Gattuso può dare più serenità ai giocatori con questo sistema».
Ballardini
Davide Ballardini spiega così come il Napoli può provare l’evoluzione nel modulo senza traumi, ai microfoni de Il Mattino:
«L’allenatore, con i due mediani e un trequartista dietro il centravanti tenta di semplificare il lavoro dei suoi calciatori. Il 4-3-3 ti impone dei movimenti a catena: terzino-mezzala-ala che devono avere una certa impostazione che nel 4-2-3-1 potresti non avere, meno compiti e più certezze. Di fatto, con Mertens alle spalle di Osimhen diventa un 4-4-1-1 in fase di non possesso: Politano ed Insigne scalano, già facevano i quinti lo scorso anno».