La SSC Napoli è obbligata a rendere trasparente l’iniziativa per gli under 14 e non deve limitarsi a nascondere l’elenco nella sezione del sito destinata ai biglietti. In merito alla vicenda, il commento dell’avvocato Erich Grimaldi, sempre molto vicino a queste tematiche, a CalcioNapoli24.
Di seguito il commento a CalcioNapoli24 dell'avvocato Grimaldi:
“Ho ricevuto diverse segnalazioni in quanto la SSCN, nel comunicato diramato per la vendita dei biglietti, per la partita Napoli-Bologna di sabato 15 ottobre, invero, come già accaduto con Monza, Lecce e Spezia, non ha spiegato ai tifosi, in modo trasparente, che gli under 14 possono accedere gratuitamente con un adulto pagante.
L’elenco, nascosto nel sito, nella sezione destinata ai biglietti, peraltro, riporta solo il 50% delle partite di campionato e coppa Italia in cui è applicata l’iniziativa (Monza, Lecce, Spezia, Bologna, Sassuolo, Empoli, Udinese, Cremonese, H. Verona, Salernitana, Sampdoria, Ottavi Coppa Italia) ma omette l’indicazione del 50% delle partite di Champions”
La Corte d’Appello di Napoli, si ricorda, con sentenza n. 2273/21, non impugnata in Cassazione e passata in cosa giudicata, confermava la corretta interpretazione dell’art. 11 ter della legge 41 del 2007 che imponeva alle società sportive, con impianti superiore a 7.500 posti, di riservare, in ogni settore dello stadio, per il 50% delle gare organizzate nell’anno, biglietti gratuiti ai minori di anni 14 accompagnati da un genitore o da un parente fino al quarto grado, con accesso anche alle coppe europee.
Continua l’avvocato Grimaldi:
“La SSCN, dunque, per l’ultima partita in casa del girone ovvero quella con i Rangers del 26 ottobre 2022, dovrà prevedere l’accesso gratuito degli under 14 così come dovrà farlo per la gara degli ottavi di finale in casa nell’ipotesi di passaggio del turno.
I tifosi hanno il diritto di sapere, ad ogni comunicato stampa, in modo trasparente, quali sono le partite riservate agli ingressi gratuiti degli under 14, con un adulto pagante, viceversa non si agevolano le famiglie in un momento di grave crisi economica, dove peraltro i giovani tifosi hanno la possibilità di vivere l’atmosfera dello stadio con una squadra che può farli sognare.
Confido nel buon senso della società in un anno che potrebbe portare a qualcosa di importante senza costringere i genitori dei piccoli tifosi ad azioni risarcitorie per chiedere il rimborso dei biglietti pagati per poter assistere alle partite di coppa che dovevano prevedere l’accesso gratuito”
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