Notizie calcio. Il Napoli ha battuto per 2-1 la Salernitana grazie al gol in extremis di Rrahmani, abile a girare in rete la sfera a pochi secondi dal termine. Una vittoria che potrebbe scacciare via le tensioni e le nubi che da troppo tempo stazionano sulla squadra di Mazzarri: arrivano così tre punti che (si spera) possano fungere da punto di svolta in una stagione a dir poco travagliata.
Una vittoria sofferta, con gli azzurri costretti ad inseguire l'iniziale gol di Candreva: a fine primo tempo il rigore di Politano rimette in marcia il Napoli, che nel secondo tempo decide di indossare un abito tattico diverso. Mazzarri inserisce Raspadori e Zerbin, decidendo di passare al 3-4-2-1: Simeone punta centrale, con l'ex Sassuolo e Kvaratskhelia molto più stretti verso il centro (con Zerbin e Mario Rui a "tutta fascia").
La mossa di Mazzarri porta i dividendi sperati, con un Kvaratskhelia molto più al centro del gioco e finalmente più "lontano" dalla morsa della difesa granata che sulla sinistra lo raddoppiava o triplicava sistematicamente. Seppur senza creare ghiottissime occasioni, il Napoli riesce a muovere la difesa della Salernitana e togliere diversi punti di riferimento: il gol arriva nell'assalto conclusivo, ma il "ritorno alle origini" di Mazzarri è stato finalmente messo in mostra e potrà rappresentare un'alternativa intrigante. C'è tanto da lavorare, al netto di defezioni, colpi di mercato e condizioni ancora non ottimali, ma questo sistema di gioco potrebbe essere anche l'ideale per vedere all'opera quel Jesper Lindstrom di cui si sono perse del tutto le tracce.