Dopo un primo tempo divertente solo per gli amanti della tattica, con Inzaghi e Gattuso che si sono annullati colpo su colpo, nella ripresa il Napoli si era lasciato preferire di fatto per 35 minuti. Buone trame di gioco, uscite palla al piede e diversi pericoli portati dalle parti di Strakosha, con Zielinski ed Insigne che hanno avuto le migliori occasioni da gol. Sfortunato il polacco, il cui urlo è stato strozzato in gola dal palo, bravo Strakosha sul talento di Frattamaggiore, ancora una volta tra i migliori in entrambe le fasi di gioco. Questa squadra, però, ha una predisposizione al suicidio impressionante.
Accade così che al minuto 82 si spenga il cervello: retropassaggio di Hysaj, Ospina che sul pressing di Immobile dimentica di essere un portiere e si sente come un trequartista a limite dell’area, perdendo un pallone che poi lo stesso bomber napoletano insacca con la complicità di Di Lorenzo. Non è sfortuna, o quanto meno non è solo questo. Nella gestione Gattuso sei dei sette gol incassati sono arrivati per infortuni colossali di individualità. Ed ancora più preoccupante è il fatto che gli errori siano equamente distribuiti nella rosa: contro il Parma scivoloni di Koulibaly e Zielinski, contro l’Inter disastri di Di Lorenzo, Meret e Manolas e questa sera la pugnalata al proprio cuore l’ha inferta Ospina.
I miglioramenti ci sono e sono evidenti e si ha la netta impressione che quella intrapresa sia la strada giusta. Il punto è un altro. Nei momenti difficili è sempre difficile stringere i denti e mantenere la concentrazione quando gli altri spingono. Inizia a diventare impossibile venir fuori da questo fango però se i pericoli vengono creati da coloro i quali dovrebbero risolvere quegli stessi problemi. Ironia beffarda, poi: Ospina preferito a Meret anche, ma non solo, per le sue doti tecniche palla al piede. Il resto è storia. Prosegue la spasmodica ricerca dell'harakiri di maggior stile. Una commedia che ha smesso di far ridere già da diverso tempo tra dei miglioramenti che comunque iniziano a vedersi. Questo Napoli è un ciclista che si mette da solo il bastone tra le ruote.
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