"La quantità che ti dà Demme non la danno altri". L'investitura di Gattuso ed una maglia già assegnata con la Juventus

Editoriale  
La quantità che ti dà Demme non la danno altri. L'investitura di Gattuso ed una maglia già <i>assegnata</i> con la Juventus

Demme esaltato da Gattuso e dai tifosi del Napoli

“Complicare è facile, semplificare è difficile. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare” - Bruno Munari

Prendiamo spunto dal designer milanese del ‘900, e applichiamo il concetto al Napoli di Gennaro Gattuso. Tutti gli azzurri sono stati capaci di complicare la vita alla squadra nelle ultime partite, tra errori singoli e poca concretizzazione. Pochi sono stati capaci di rendere più semplici le cose, dedicandosi a movimenti e compiti meno gravosi - ma non meno impegnativi, perchè anche nella semplicità c’è un pizzico di complessità.

Diego Demme non è appariscente, non si fa notare a prima vista in mezzo al campo, ma si rende utile e si fa sentire. Non sarà uno di quei calciatori di cui ci ricorderemo tra 50 anni, chissà, ma in un momento un po’ grigio gli azzurri si sono aggrappati a lui - complice anche la positività di Fabian.

A guardare la heatmap di Napoli-Fiorentina relativa all’ex Lipsia, si nota una presenza generalizzata su un terzo di campo abbondante: è andato su ogni pallone, a sporcare trame di passaggio, a disturbare le idee dei viola, a metterci il piedino per riconquistare palla, e a servire con semplicità e rapidità i compagni.

“Diego è importante per noi, l’anno scorso ci ha dato grandissimo equilibrio. In questo momento la quantità che ti dà Diego non possono darla altri”

Le parole di Gattuso nel post-partita somigliano tanto ad una investitura in vista della Supercoppa contro la Juventus: una maglia di quelle due, a centrocampo, sembra avere già il suo nome ed il suo numero. Diego Demme si sta rilanciando alla grande dopo aver vissuto momenti di luce (il suo arrivo un anno fa mise ordine in mezzo al campo) e di ombra (in estate sembrava non essere più un punto fermo nella mediana a due). E se vogliamo metterci anche un pizzico di scaramanzia, terzo gol stagionale - la metà di quelli fatti in carriera - e la curiosità nell’essere il primo Diego a segnare allo stadio Diego Armando Maradona. Mercoledì la Juventus sarà certamente più pericolosa della Fiorentina di oggi. E se a Gattuso servirà un po’ di ordine, basta affidarsi a Demme che, oggi, ha confermato la sua importanza - non appariscenza - nei meccanismi del Napoli.

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