Cazzimma e intensità, due parole sconosciute al Napoli versione Praga. Eppure Benitez...

Editoriale  
<i>Cazzimma</i> e intensità, due parole sconosciute al Napoli versione Praga. Eppure Benitez...

di Fabio Cannavo

L'importante era qualificarsi, e per fortuna ci siamo riusciti. Lo 0 a 0 di stasera permette al Napoli di passare il girone e qualificarsi per i sedicesimi di finale di Europa League. Magra consolazione, i cechi non avrebbero creato problemi nemmeno all'ultima della Serie A. Prova opaca degli uomini di Benitez. Formazione 'obbligata', sia per via degli infortuni che per l'imminente sfida di lunedì al Ferrarsi di Genova contro la Sampdoria. Addirittura zero calci d'angolo ed un solo tiro nello specchio della porta nel primo tempo, roba non da Benitez. Il freddo ha giocato un brutto scherzo agli azzurri, ma non troviamo giustificazioni! E' stato un Napoli spento, molle, poco grintoso. Mentre Benitez aveva chiesto proprio questo: intensità. Dov'era? Il volto di Don Rafè a fine gara non era di quelli soddisfatti per la qualificazione ai sedicesimi, anzi. Scuro in volto, come poche volte. Non sarà di certo felice, aveva chiesto intensità, ma non s'è vista. Fu definita 'cazzimma', ad oggi siamo rientrati sul binario della lingua italiana e la definiamo intensità. 

EURO - Mediaset ne voleva quindici, peccato per quei tifosi che davvero li avranno spesi. Ma pensate a coloro che avranno fatto chilometri, hanno speso soldi e alla fine hanno goduto di un mancato spettacolo. Le mani gelide in tasca, il volto coperto da sciarpa e cappello. Non sarà stato facile per gli irriducibili tifosi azzurri. Onore a loro, l'unica parte calda di questa serata. 

ADESSO LA SAMP - Tutti si aspettavano un Higuain in panca con Zapata dal primo minuto. Invece Benitez stupisce tutti, lascia fuori il colombiano e schiera l'argentino dall'inizio. Ci è andata bene, in una serata così gelida è stato rischioso affidarsi al Pipita, soprattutto se tra qualche giorno andrai a Genova e sfiderai una delle squadre più in voga del momento. Jorginho è mancato tanto al Napoli quando Lopez e Gargano palesavano grosse difficoltà d'impostazione. Oggi c'era anche l'italo brasiliano, ma ha corso per venti, massimo trenta minuti. Buone le prestazioni dei due centrali difensivi, Albiol e Koulibaly. In crescita, leggera, anche il portiere Rafael, autore di uno splendido intervento di riflesso nel secondo tempo. 

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