Marcolin: "Sarri stizzito, ma correre non vuol dire vincere. Hamsik? Basta storie sui cambi, c'è un dato che si dimentica. Gol Insigne? Vi spiego il 'vantaggio dell'idea'"

Dario Marcolin ha parlato a Il Bello del Calcio in onda su Canale 21: “Mi è piaciuto il Napoli che ha difeso il risultato col Milan. Si veniva dalla sosta, dopo un pari e non si è concesso tanto al Milan. Questa squadra ha un vestito per ogni occasione. Il Sarri di oggi sembrava stizzito, ma giocare bene e correre, non vuol dire vincere sempre. E' arrabbiato, si è rotto le scatole. Nel centrocampo del Napoli c'è una costante: Hamsik gioca sempre ma viene cambiato, mentre Jorginho e Allan non partono sempre dall'inizio, però alla fine hanno giocato più o meno gli stessi minuti. Insigne gioca bene, per esempio, perchè c'è Hamsik dietro: i loro movimenti sono da studiare al computer. Sono il calcio. Con il Milan abbiamo visto un Napoli chiudersi alla perfezione con un 4-5-1 con anche Mertens che dà una mano. L'azione prosegue, la squadra si compatta e i calciatori ripartono. Sette i calciatori dietro la linea della porta. Insigne? Non giocare il Mondiale è pesante per lui. Dopo Totti e Del Piero pensavo non potessero esserci altri calciatori simili. Invece lui mi ha fatto ricredere. Analizzando il gol di Insigne, viene subito all'occhio il 'vantaggio dell'idea' con l'azzurro che parte ancora prima che il pallone arrivi a Jorginho che poi lancia dentro per lui. La palla di Albiol arriva alla punta, palla avanti e palla dietro, per il lancio: giocata da grande squadra”.