In Serie A è tempo di ulteriori rivoluzioni. Dopo la "svolta" di questa stagione legata alle gare giocate nel periodo delle festività natalizie, per la stagione 2018-2019 sono in arrivo altre importantissime novità. Tralasciando il discorso legato ai diritti televisivi e all'incertezza su quale emittente trasmetterà le partite del prossimo campionato, da ieri è arrivata l'ufficialità legata alle date della nuova stagione:
Il cambiamento epocale però è quello legato alle date di chiusura delle prossime sessioni di calciomercato:
Le squadre italiane avranno così 13 giorni in meno di calciomercato estivo in cui poter imbastire trattative ed acquistare nuovi giocatori. Una situazione che almeno per il suo esordio previsto questa estate potrebbe causare sicuramente qualche intoppo di livello organizzativo per i dirigenti italiani, abituati a concludere la maggior parte delle operazioni negli ultimissimi giorni di agosto. Soprattutto nelle estati come queste in cui una competizione internazionale blocca tutto il mondo calcistico per quasi un mese.
In Russia infatti, dal 14 giugno al 15 luglio 2018 le 32 nazionali qualificate si giocheranno la vittoria del campionato del mondo. Nonostante la mancata partecipazione dell'Italia, tale competizione influenza indirettamente il mercato tricolore, visto che come accade ogni quattro anni tutti i club che hanno tra le proprie fila giocatori impegnati al Mondiale, fanno fatica a prendere decisioni sul calciomercato e soprattutto a chiudere trattative in entrata e in uscita.
Figuriamoci come questa situazione possa poi condizionare la sessione di mercato del Napoli, che questa estate avrà parecchie gatte da pelare. Indipendentemente da come vada a finire la lotta scudetto, alcuni pezzi della squadra azzurra dovrebbero cambiare maglia. Innanzitutto i senatori Reina e Maggio che hanno il contratto in scadenza al 30 giugno 2018, e al momento per entrambi il rinnovo sembra lontanissimo. A loro due si aggiunge anche Rafael, che lascerà dopo la scadenza del contratto prevista sempre al 30 giugno.
Poi c'è il capitolo legato alle clausole "bassine" di Albiol e Mertens. Quella dello spagnolo si aggira sui 6 milioni di euro, mentre quella del belga sui 28 milioni. Entrambe lontane dal valore reale dei due, visti soprattutto i prezzi folli del calciomercato internazionale degli ultimi 12 mesi.
Parliamoci chiaro: cifre così fanno gola a tutti. Pensare che almeno uno dei due possa andar via a causa di un'offerta monstre in chiave ingaggio, è più che lecito. Clausola rescissoria che al momento pesa anche sulla testa di Maurizio Sarri (circa 8 milioni), ma il presidente De Laurentiis sta da tempo lavorando in questo senso per cercare di trovare un nuovo accordo con il tecnico di Figline, e tra i due è previsto un incontro nelle prossime settimane. C'è molto ottimismo sul futuro del tecnico in azzurro, ma ovviamente l'incertezza resta finchè la clausola persiste.
Discorso Sarri a parte, sembra evidente che svariate operazioni di mercato tra entrata e uscita saranno obbligatorie per il Napoli. Con il Mondiale a bloccare mentalmente tutte le squadre internazionali e la chiusura anticipata della sessione, guai ad arrivare impreparati per la dirigenza del Napoli...
di Marco Lombardi - twitter: @marcolombardi24
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