Ultimissime Calcio Napoli - C’è un momento di Cagliari-Napoli in cui Antonio Conte sarà stato particolarmente orgoglioso dei suoi calciatori. Al di là dei gol, ci sono anche dei piccoli gesti che al loro interno racchiudono le indicazioni della guida tecnica. Se vengono concretizzate, allora vuol dire che il segnale inviato è stato recepito nella maniera più corretta.
In conferenza stampa a Castel Volturno, presentando la partita, Conte aveva analizzato il match parlando di partita in cui ci si sarebbe dovuti sporcare le mani:
“Nel calcio ci sono partite in cui tutto fila liscio e ce ne sono altre dove devi sporcarti le mani, pareggiando quantomeno intensità e cattiveria agonistica. Lo dimostri con l'atteggiamento, pensare di essere sempre troppo belli spesso e volentieri davanti alle difficoltà ti porta a sporcarti le mani, a non perdere i duelli, a rientrare in copertura, ad essere sul pezzo"
Il Napoli, le sue mani, se le è sporcate eccome. E tra i tanti momenti da segnalare, uno su tutti: al minuto 79, con gara cinicamente chiusa sullo 0-3, Giovanni Di Lorenzo e Pasquale Mazzocchi vanno a pressare Makoumbou per un pallone nei pressi dell’area cagliaritana.
Tecnicamente, a partita senza molto senso, ci si poteva anche permettere di stare ad un paio di metri di distanza. Invece no, per due volte scatta il pressing per recuperare subito palla a 80 metri di distanza, sai mai che ne possa uscire qualcosa di buono.
Conte avrà gradito, in fondo aveva detto stesso lui: “ho la fortuna di avere un gruppo intelligente e disponibile, sono aperti all'ascolto e al miglioramento. Se vogliamo fare cose importanti, dobbiamo sporcarci le mani”. Ed il segnale di Cagliari va in questa direzione.