IL GIORNO DOPO Juventus-Napoli... l'iberico 'anonimo', l'Higuain borbottante e lo strano scherzo del destino

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IL GIORNO DOPO Juventus-Napoli... l'iberico 'anonimo', l'Higuain borbottante e lo strano scherzo del destino

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Gara presentata come la seconda finale da provare a vincere per continuare a sperare in una qualificazione Champions. I bianconeri rinunciano a sette titolari. Non basterà. Il Napoli riuscirà a perdere anche questa. E in malissimo modo. Come sempre. Come malissimo ha giocato e reso in un disastroso girone di ritorno. Specialmente lontano dal S.Paolo. Appena sette punti messi insieme, contro Chievo, Cagliari e Parma e porta inviolata solo in terra sarda. E la solita valanga di reti subite.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Numeri impietosi che perfettamente rendono l’idea di una squadra costruita male, assemblata peggio e tecnicamente povera in moltissimi suoi effettivi. Il derby di Roma che si giocherà domani, lascia aperta ancora un flebile speranza di poter tornare in gioco. Ma bisogna essere onesti ed obiettivi. Molto probabilmente questo organico per come si è comportato, una piazza d’onore, non la merita nemmeno.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Pronti via e subito si capisce che sarà un’altra triste serata. Gli azzurri partono molli. Senza grinta e senza mordente. Higuain è più nervoso del solito. A centrocampo, Gargano e Lopez, sovrastati come al solito. Uno, lo scorso anno, scaldava la panchina a Parma. Lo spagnolo, due anni addietro, era un anonimo giocatore della seconda divisione spagnola. E anonimo è rimasto.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. I bianconeri, imbottiti di seconde linee, neanche faticano più di tanto per trovare il vantaggio. Coman, un ’96 che farà ammattire l’intera retroguardia azzurra, pesca Pereyra a due passi da Andujar. Ghoulam si ferma, Albiol non sale. Gli altri non sanno cosa fare e l’ex Udinese porta in vantaggio i suoi. Tutto come al solito. Il giorno dopo Juventus – Napoli. La reazione dell’undici azzurro è inesistente. Passa attraverso un paio di calci d’angolo e una serie di cross sbagliati. Tutto come al solito anche in questo caso. Davvero deprimente.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Nella ripresa la novità è Gabbiadini al posto di Higuain rimasto a borbottare negli spogliatoi. Se non altro l’ex sampdoriano correrà e non si lamenterà. Il pari è un regalo di Asamoah che la gioca di mano in area. Dagli undici metri sbaglierà Insigne e Lopez insaccherà sulla respinta. A pari ottenuto, la squadra tornerà ad abbassarsi e a sedersi. Un’altra costante di questo campionato. La Juventus tornerà in vantaggio con Sturaro e solo allora, per una decina di minuti, la squadra caccerà fuori un pizzico di grinta e carattere per riagguantare almeno il pari. Non basterà. Un paio di parate di Buffon, qualche errore di misura e il pareggio non arriverà. Nel finale, Britos, “penserà bene” di stendere Morata in area con una testata. Rigore sacrosanto. Dagli undici metri Pepe calerà il sipario sulla sfida e forse sull’intera stagione iniziata male a Bilbao, proseguita peggio a Kiev e chiusa malissimo a Torino con il cinquantesimo goal subito e la decima sconfitta. Numeri da bassissima classifica. Altro che zona Champions.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Doveva essere la stagione della verità. E’stata la stagione di un’amara verità. Squadra peggiorata la scorsa estate, si è avuta netta l’impressione che lo stesso Benitez sia uscito depresso e in confusione in seguito allo scorso mercato. Ed è risaputo, i nodi vengono sempre al pettine. Si doveva provare a migliorare la posizione dello scorso anno. La Roma ha messo insieme 20 punti in meno e ciò malgrado il Napoli è ancora dietro. E i punti della Juventus sono rimasti un’enormità. Altro che migliorare!

Il giorno dopo Juventus – Napoli. E chi per un’intera stagione, contribuendo ad illudere un’intera tifoseria, ha provato a spacciare per prospettici i vari De Guzman e Lopez. Chi ha sponsorizzato le scommesse Rafael e Koulibaly. Chi si disse convinto che Michu non avrebbe fatto rimpiangere Pandev, o è stato in malafede o di calcio davvero ne mastica poco. A costoro andrebbe ricordato che i fatti e non le chiacchiere, raccontano che lo scorso anno, neanche il terzo posto garantì un mercato all’altezza. E magari neanche quest’anno lo garantirebbe. E il preliminare, lo si andrebbe a giocare con un’altra mezza dozzina di De Guzman e Jorginho in campo e senza portiere. Perché, sempre i fatti e non le chiacchiere, raccontano che sono anni che non si interviene nei ruoli carenti in organico.

Il giorno dopo Juventus – Napoli. Inizieranno i proclami per la prossima stagione. E ci sarà sempre qualcuno che li promuoverà. E qualcuno ancora li starà a sentire. Quella di ieri era una partita che valeva due stagioni. Questa e la prossima. Il profumo dei denari della Champions è sempre più lontano. E allora, molto probabilmente, i proclami saranno di profilo più basso. Si ripartirà da un altro allenatore. Qualcuno sarà contento, qualcuno molto meno. Cambierà ben poco, fino a quando il materiale umano sarà questo, cambierà davvero ben poco.

Il giorno dopo Juventus – Napoli, prima di scrivere la parola fine sulla stagione, occorre aspettare il derby di Roma. Come uno strano scherzo del destino che pare voglia divertirsi a voler allungare l’agonia e le sofferenze di una tifoseria che meritava ben altro. E comunque finisca, resterà una stagione che ha spento l’entusiasmo. E anche questo andrà riconquistato, ma a fatti e non a chiacchiere. Di quelle se ne sono ascoltate fin troppe ultimamente.

Stefano Napolitano

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