Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, sul quotidiano odierno analizza la permanenza di Antonio Conte al Napoli.
“Conte ha giocato sul terreno naturale di De Laurentiis. La partita non è stata né troppo lunga, né troppo complicata e alla fine hanno vinto entrambi. A stravincere è stata Napoli. Â
Scottato a gennaio dalla cessione di Kvara, per la cui permanenza s’era battuto l’estate scorsa, Conte aveva smesso di fidarsi del presidente. Nelle settimane che hanno preceduto il suo trionfo personale e professionale ha perciò incrementato la distanza tra sé e l’altro, lasciando immaginare che la separazione si sarebbe consumata alla fine della prima delle tre stagioni previste.Â
Per il Napoli la permanenza dell’allenatore è una notizia bellissima in funzione della crescita della squadra. Per mesi Antonio ha ripetuto due parole - “miracolo†per il presente e “crescita†per il futuro - fino a quando, appunto, ha capito che la sola cosa che contava era risultare di nuovo vincente per rafforzare la propria posizione.Â
Cosa intende lui per fiducia? La garanzia di investimenti tecnici e strutturali, dal momento che tra pochi mesi il Napoli sarà di nuovo in Champions: vuole ripartire con tutte le cose a posto eliminando alla radice gli stress supplementari"