Calciomercato - Juve Inter una partita da non sottovalutare per Sarri e la Juventus. Il momento in cui si svolta o si cambia. Il momento in cui la Juventus allo stesso tempo è un castello che guarda dall’alto il campionato e somiglia a un castello di sabbia in disgregazione: 3 perse nelle ultime 7, la sensazione di una squadra con giocatori tristi, senz’anima e aggrappata all’idea del ritorno di Chiellini e Khedira. Ne parla la Gazzetta dello Sport, ponendo il focus sull'ex allenatore del Napoli Maurizio Sarri.
"I segnali sono preoccupanti da tempo e Sarri è al centro delle analisi. La Juve ha perso la sua identità e non ne ha acquisita un’altra. Non ha più la sua faccia cattiva, l’approccio duro e spigoloso alle partite: nessun avversario, contro la Juve, sembra in soggezione. Sarri ha detto una frase più preoccupante delle altre:
«Faccio fatica a far passare il concetto di muovere la palla rapidamente»
Ora all’orizzonte ci sono tre settimane decisive, soprattutto la prossima: Inter per lo scudetto, poi il Milan in Coppa Italia. Il mondo Juve è convinto che la squadra, al ritorno col Lione, troverà un modo per ribaltarla ma non riuscirci – oppure fallire i prossimi appuntamenti – sarebbe una conferma del fatto che la Juve e Sarri non sono fatti uno per l’altra. Agnelli ha appena confermato il suo tecnico per il triennio ma quell’unione come potrebbe continuare con un’eliminazione agli ottavi dal Lione?".