Federico Buffa, giornalista di Sky Sport, è intervenuto ai microfoni di Repubblica. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CN24
"Il pugliato lo sport più letterario esistente? Benché non esista più, o forse proprio per quello. Quando Scorsese sale con la steady cam sul ring di Toro Scatenato, cambia la storia del cinema. Ti mette dentro il match. Da bambino andavo in bici sotto casa di Riva e aspettavo che uscisse sul balcone a fumare. Gli sportivi di oggi sono prigionieri di se stessi. Ancelotti mi ha detto: sono cresciuto zappando la terra, questi ci mettono 10 minuti per sistemarsi i capelli prima di giocare. È un privilegio raccontare storie del passato anziché l’attualità. Ti salva. Non ho nessun problema ad ammettere che questo non è più il mio mondo. Non ho attrazione per i social media. Ho un’ossessione per la privacy. Vivo per conto mio con le persone che mi piacciono. Ammetto di essere un anziano. La nostalgia? È la memoria con un altro nome. Ho una devozione forte verso il concetto di memoria. Ho perso mia madre per l’Alzheimer. La perdita della memoria genera la perdita di identità. Della memoria ho una visione muscolare. Faccio esercizi. La irroro. Amo l’Argentina perché lí ho la sensazione di tornare nell’Italia di una volta, dove le persone si aiutavano. È questa la parte di mondo di cui sono nostalgico. La condivisione dei problemi".