Ultime calcio - Il pallone è sempre più sgonfio e sempre più avvelenato. Federcalcio e Lega non si arrendono. Anche se si muovono, almeno per il momento, su piani diversi nonostante il feeling tra i presidenti Gravina e Dal Pino. La Confindustria del pallone è come al solito divisa in più anime, quelli che vogliono giocare, quelli che non vogliono, quelli che dicono di volere ma in realtà preferirebbero che il governo bloccasse tutto. «Nei prossimi giorni la maggior parte dei presidenti potrebbe chiederci di sospendere il campionato», ha fatto sapere Spadafora.
Come riporta Il Corriere della Sera:
"Ieri mattina il solito Consiglio di Lega informale aveva deciso di inviare una lettera a Spadafora, chiedendo date certe sulla ripresa degli allenamenti ma anche sulle partite e dichiarandosi pronto a rivolgersi direttamente al premier Conte. Per il secondo giorno di fila la lettera in questione è rimasta nel cassetto perché non tutti all’interno di via Rosellini sono d’accordo e la questione è stata rinviata a oggi. L’iniziativa è pericolosa e potrebbe rivelarsi un boomerang anche perché nessuno è in grado di leggere il futuro e capire come sarà la curva epidemiologica tra un mese. La Figc ha scelto la strada della diplomazia. Oggi la commissione medica federale spera di essere ricevuta dal Comitato tecnico scientifico che collabora con il governo e insieme alla Federazione dei medici sportivi di Casasco studiare un nuovo protocollo dalla doppia valenza: che permetta gli allenamenti collettivi dal 18 maggio e magari quelli individuali un po’ prima. E il fatto che Dybala continui a essere positivo certo non aiuta chi vorrebbe la riapertura dei centri sportivi dal 4 maggio. Il campionato è sempre più appeso a un filo. Tanto che la Figc, nel prossimo Consiglio Federale, fissato l’8 maggio, comincerà a prendere in esame su come comportarsi e cosa fare nel caso in cui calasse il sipario sul campionato. A meno che la Uefa non cambi programma e decida che a settembre la stagione ricomincerà da dove si è interrotta questa. A Nyon ci stanno pensando. Intanto in Lega sono momenti convulsi per la storia dei diritti tv: ieri i club hanno emesso fatture ai broadcaster. In caso di mancato versamento dell’ultima rata, l’assemblea del primo maggio voterà se procedere o meno all’ingiunzione di pagamento".