Napoli calcio - "Dai Napoli, regaliamoci un sogno". Amir Rrahmani ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano "Il Roma". Ecco alcuni passaggi evidenziati da CalcioNapoli24
Allora Amir, torniamo indietro nel tempo. Per la precisione al 10 gennaio del 2021. Lei a Udine debuttò dal primo minuto ma al 28’ arrivò un errore che avrebbe potuto segnare la sua carriera napoletana. Ma a distanza di poco più di un anno è tutto cambiato. Se lo aspettava?
"Certo che sì. Sapevo che era difficile esprimermi in una grande squadra. Soprattutto perché venivo da un Verona che difendeva a tre e marcava a uomo. Ma conoscevo le mie qualità e quando ho cominciato ad avere continuità i risultati si sono visti. Adesso è arrivato il momento di capitalizzare tutto quello che di buono sto facendo migliorando le prestazioni"
Ci racconta Luciano Spalletti?
"È bravo. Sa preparare bene le partite. Vuole sempre che siamo concentrati. Ci tratta tutti allo stesso modo in maniera professionale".
Lei ha il contratto in scadenza nel 2024 e visto come stanno le cose potrebbe diventare l’erede di Koulibaly.... È emozionato?
"È una responsabilità grossa perché Koulibaly è Koulibaly. È il leader. Ma se dovesse accadere non ci sarebbero problemi. Quando si cresce aumentano le responsabilità e quindi sono pronto. Per me sarebbe un privilegio".
Dove può arrivare questo Napoli?
"Beh, vorrei regalarmi un sogno che poi sarebbe di tutti i tifosi. Ma non mi faccia pronunciare la parola perché qui ho imparato ad essere scaramantico. Non si dimentichi che le ho detto della similitudine tra i balcani e i napoletani. Giochiamo sempre per vincere. Quello che succederà non lo sappiamo. Speriamo che succeda qualcosa di bello".
Nonostante le mille difficoltà e un novembre e dicembre neri il Napoli continua ad avere la migliore difesa. Lei sta stupendo tutti...
"Dico da sempre che se fossi stato italiano avrebbero parlato tutti di me. A quanto pare la mia nazione non è famosa calcisticamente parlando. Significa che devo impegnarmi ancora di più in modo tale da costringere la critica a seguirmi..."