Serie A - I colleghi di Repubblica Genova fanno il punto della situazione in merito alle idee di Sampdoria e Genoa sulla questione ripartenza campionato:
"Ferrero e Preziosi, in una curiosa alleanza, lo stanno sostenendo da tempo. Inutile insistere: la stagione è finita. Meglio pensare al prossimo campionato. Un assist a questa ipotesi potrebbe arrivare dalla stessa Lega Calcio, chiamata ad osservare le disposizioni governative sui divieti di assembramento. Ormai è scontato che venerdì 3 aprile non sia più la data limite, oltre la quale tornare alla normalità. Resta pertanto il divieto per le squadre di A e B di allenarsi. Va fissata una nuova data per la ripresa, magari a ranghi ridotti, un gruppo al mattino e uno al pomeriggio, per evitare il sovraffollamento dello spogliatoio: sembrava lunedì 20 aprile, ma ora si parla addirittura di lunedì 4 maggio, cosa che di fatto, visto che i club vogliono almeno 4 settimane per ritrovare la giusta forma, farebbe slittare la ripresa del campionato a giugno. Fosse così, trovando un accordo a livello europeo, fra le varie Leghe, ci sarebbe lo spazio per chiudere la stagione, sempre che la Uefa permetta di andare sino a fine luglio, prorogando d’imperio i contratti dei calciatori in scadenza il 30 giugno e concedendo alle squadre l’autorizzazione a schierare i giocatori in prestito. Ma contro questa ipotesi, e di ciò si fanno forza sia Ferrero che Preziosi, che vorrebbero una classifica congelata e una serie A a 22 squadre l’anno prossimo, senza retrocessioni e promozione dalla B di Benevento e Crotone, ci sono due barriere. La prima è dettata dal Coronavirus: non è assolutamente certo che tutta l’Europa sia fuori dall’emergenza a fine maggio. I governi potrebbero vietare ancora lo svolgimento degli eventi sportivi, sancendo di fatto la chiusura della stagione, perché oltre fine luglio non si può andare. La seconda è quella portata avanti ormai da 15 squadre e che si scontra contro il parere di Gravina, il presidente federale: ha senso finire a tutti i costi questo campionato, sconvolgendo anche il prossimo, costretto a chiudere entro maggio per gli Europei? Ferrero e Preziosi dicono di no e come loro la pensano le due squadre di Milano, la Juve, il presidente del Torino Cairo e tutti i club medio piccoli. Solo Lazio, Roma, Napoli insistono: vogliono proseguire, una presa di posizione dettata dalla classifica, con nell’ordine scudetto, Champions, Europa svaniti. L’aprile inattivo comunque ha indotto Genoa e Samp a dare il via libera a tornare in patria ai propri stranieri. Fra i rossoblù sono partiti Schone e i danesi, altri lo faranno a breve, nella Samp hanno lasciato Genova Vieira, Askildsen e Yoshida, mentre Ekdal per tornare in Svezia aspetta l’esito del secondo tampone. Curiosa la storia di Yoshida: ha giocato una sola gara e il contratto in scadenza, l’avventura in blucerchiato potrebbe essere durata un soffio".