L'edizione odierna di Repubblica racconta un momento particolare, forse una svolta epocale per l'utilizzo del San Paolo, con Daspo e sanzioni per i tifosi:
Il messaggio è molto chiaro. Allo stadio non si può più sbagliare. Il pugno duro della questura di Napoli è ormai ininterrotto e i tanti provvedimenti adottati pure tra ottobre e novembre lo confermano. Dagli uffici di via Medina sono partiti ben 21 Daspo, rivolti ai tifosi del Napoli ma non solo. Undici persone, denunciate, condannate per rapina o per reati in materia di armi o stupefacenti, hanno ricevuto il divieto di accedere alle manifestazioni sportive per periodi da uno a tre anni. Altri dieci - sempre da uno a tre anni - sono stati adottati per condotte contrarie al regolamento d’uso dello stadio.
L’elenco è abbastanza lungo: cinque persone lo hanno ricevuto per aver tentato di scavalcare nel corso delle partite degli azzurri contro il Verona e contro il Cagliari, un Daspo è scattato anche nei confronti di un tifoso in possesso di una mazza in occasione del match del campionato di Eccellenza, tra Afro Napoli e Frattese, un altro per il possesso di un petardo durante la gara Nola- Palermo, uno per aver aggredito lo steward al termine di Napoli-Salisburgo, uno per condotta minacciosa nei confronti dei Carabinieri durante Marzano- Saviano Calcio e l’ultimo nei confronti di una persona che aveva violato per due volte il regolamento dello stadio nel precedente campionato. Sono state, inoltre, elevate ben 45 sanzioni amministrative al San Paolo (contro Atalanta, Salisburgo e Genoa) per l’occupazione delle vie d’esodo o delle scale, per possesso di stupefacenti e per essersi posizionati in piedi sui sediolini".