L’imprenditore De Laurentiis si è costruito nel calcio una discreta credibilità sventolando la bandiera dei conti in regola: da sempre il vero fiore all’occhiello del suo Napoli, in mancanza di vittorie prestigiose sul campo. Ma adesso il numero uno azzurro ha cambiato di colpo marcia anche nel suo ruolo di dirigente sportivo: trovando la strada per alzare l’asticella senza appesantire i bilanci.
Come riporta La Repubblica:
"La squadra di Luciano Spalletti è stata infatti rinforzata durante il mercato estivo nonostante l’austerity e il robusto taglio del monte ingaggi, con l’addio in blocco dei vecchi leader del gruppo e l’arrivo di giovani di talento: in primis il semi sconosciuto attaccante georgiano Kvaratskhelia. Il Milan aveva vinto in modo simile e Adl ha fatto tesoro dei consigli di Paolo Maldini a cui adesso proverà a portare via lo scudetto, smettendola forse per un po’ di tirare picconate al Palazzo. Il Napoli è lassù e dà la sensazione di poterci restare, anche grazie al ruolo di leader defilato e silenzioso che si è cucito addosso in questa stagione il suo presidente. Allo stadio De Laurentiis si vede di rado e ogni tanto si fa vivo con un tweet. «Non servono le parole, bastano i fatti». Si vince pure così: smettendola di sfidare i mulini a vento".
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