Ultime Coronavirus Italia - I nuovi contagiati appena sotto quota 20.000 (19.749) ma soprattutto l’altissimo numero di vittime, ancora 376, non sembrano lasciare alternative: nuovi divieti scatteranno, probabilmente già il prossimo fine settimana, anche nelle regioni in fascia gialla. Altri lockdown locali saranno istituiti in quelle aree dove le varianti creano focolai. Il Comitato tecnico scientifico traccia la strada, il governo si riunisce oggi per cambiare il Dpcm entrato in vigore il 6 marzo. A rivelarlo è l'edizione odierna del Corriere della Sera.
Che aggiunge:
"Gli esperti sono netti: le misure in atto non sono sufficienti per allentare la morsa del Covid-19. Serve una nuova stretta, bisogna rendere automatico il passaggio in zona rossa se ci sono 250 casi settimanali su 100 mila abitanti, come del resto avevano già chiesto l’8 e il 12 gennaio senza che questa raccomandazione fosse però raccolta al momento di stilare il Dpcm. Ma soprattutto, dicono, adesso bisogna limitare gli spostamenti delle persone, i contatti.
Si torna dunque alle regole in vigore durante le festività natalizie con le chiusure in vigore il sabato e la domenica. Oggi si riunirà la «cabina di regia» e saranno messi a punto i dettagli. Prevale l’idea di procedere subito alla correzione del Dpcm in modo che le nuove regole entrino in vigore il prossimo fine settimana, il 13 e 14 marzo. Ma bisognerà decidere se impedire gli spostamenti delle persone come avviene in fascia rossa — ad eccezione di quelli per lavoro, salute e urgenza — oppure lasciare maggiore libertà di movimento, come era accaduto durante le festività natalizie, quando si era optato per la fascia arancione che impedisce di uscire dal proprio Comune ma consente di uscire di casa dalle 5 alle 22.
Un vero e proprio lockdown scatterà nelle zone rosse, dove saranno chiusi locali pubblici e negozi, vietati gli spostamenti, consentita l’attività motoria soltanto nelle adiacenze della propria abitazione. L’indicazione del Cts non lascia spazio alle scelte dei governatori perché fissa il parametro che rende automatico il passaggio nella fascia di maggior rischio: 250 contagi settimanali per 100 mila abitanti. È proprio questo l’indicatore che molti presidenti di Regione hanno utilizzato per giustificare la chiusura di tutte le scuole. Sul punto Gelmini era stata netta nel primo incontro con la conferenza dei governatori: «Se lasciate i ragazzi a casa, non potete tenere aperti negozi e locali»".