Quello di Gennaro Gattuso è un Napoli in crescita. Esordio molto duro, con una sola vittoria conquistata nelle prime tre giornate di campionato. C’è stata però l’inversione di rotta da parte dei calciatori azzurri, che hanno saputo pian piano calarsi nei piani tattici e soprattutto mentali dell’allenatore. Ma soprattutto sono tornati alcuni infortunati importanti. A partire dal reparto arretrato, dove oramai Di Lorenzo era diventato un difensore centrale acquisito. Con il rientro di Maksimovic si è vista una nuova difesa, un Napoli molto compatto lì dietro. La coppia con Manolas è indubbiamente più solida. Una difesa cresciuta tanto, che ora rappresenta un passo in avanti molto importante, ancor di più considerando l’assenza pesante di un colosso come Kalidou Koulibaly. Ma ora va superato un ulteriore step, uno step chiamato prolificità. Certo, perché sotto porta questo Napoli pecca ancora. Cinico, nulla da dire, dato che l’ultima gara in cui la squadra di Gattuso non ha trovato la via del gol risale ad oltre un mese fa, cioè il 18 gennaio nella sconfitta casalinga contro la Fiorentina. Ora va trovato quel mordente di cui parla tanto Gattuso anche sotto porta. Il veleno che vuole vedere il tecnico calabrese servirà anche sotto porta. Più gol, più spietatezza da parte degli attaccanti. C’è bisogno di tempo e non bisogna essere frettolosi perché questo Napoli ultimamente riesce a spuntarla anche non segnando tre gol a partita.
ALL’ATTACCO. Il prossimo ostacolo si chiama Torino. Questa sera il Napoli affronterà un Torino ostico, nonostante gli ultimi risultati. Una squadra sempre tosta e rocciosa, che fa della fisicità un punto forte. Così spazio a Milik lì davanti, che era scivolato indietro nelle gerarchie durante le ultime uscite stagionali. D’altronde con un Mertens in grandissima condizione era difficile dare tanto spazio al polacco. Ma Arek ora c’è e prenderà il posto, almeno per stasera, di “Ciro”. La botta rimediata contro il Barcellona si fa sentire, ma qualsiasi allarme sembra essere scongiurato. Questa sera ci sarà, rientra tra i convocati di Gattuso che ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Bisogna comunque andarci cauti, forse è meglio non rischiare, considerando anche un impegno molto importante tra soli cinque giorni, quando al San Paolo arriverà l’Inter per la gara di ritorno di Coppa Italia.
NON SOLO MILIK. Un’altra novità in attacco potrebbe essere rappresentata da Matteo Politano. Ha speso tanto Callejon contro il Barcellona e Politano è subentrato con la giusta determinazione. Gattuso prepara anche questo cambio, quindi, con l’obiettivo di punire il Toro con la rapidità dell’ex Inter. Dall’altro lato, sull’out mancino, invece, sarà molto difficile far sedere Insigne in panchina. Il capitano del Napoli è uno dei punti fermi del Napoli di Gattuso e sembra essere entrato appieno negli schemi “gattusiani”. Ma a prescindere da chi scenderà in campo, conterà solo una cosa per Gattuso. Come dice sempre, c’è bisogno di vedere il veleno da parte dei calciatori partenopei.