Testa al Napoli, giorno e notte. Adesso Ringhio sarà più sereno con la conclusione della seconda sessione di calciomercato. Gattuso ne è stato sempre convinto, a gennaio turbamenti e distrazioni portano fuori strada tutti i giocatori, di qualsiasi livello e di qualsiasi colore di maglia: c’è chi sogna un nuovo grande megacontratto ed anche chi teme di dover lasciare il club nel quale opera, perdendo in parte le sicurezze vantate fino a quel momento. «Dalla fine di gennaio voglio che tutti pensino soltanto alla squadra ed a quello che bisogna fare, senza avere altre cose per la testa», un punto di vista che darà ancora più forza e capacità al Napoli impegnato nel ritrovare la strada giusta nel tentativo di recuperare punti e posizioni. Qualche passo avanti l’ha intanto fatto il club che ha avviato la rifondazione della squadra con una svolta abbastanza marcata nell’impostazione iniziale del nuovo ciclo. Gli arrivi immediati ci sono stati e sono quelli di Demme e Lobotka per conferire equilibri inesistenti. E ci sono anche altre operazioni realizzate, complessivamente per portare in azzurro calciatori di buona sostanza. Il patron ha insomma messo mano al portafogli, spendendo soldi importanti, un’indicazione che ti lascia intendere la volontà di avviare nell’immediato un’operazione di rilancio per riconfermarsi nel ruolo occupato e rivestito da almeno dieci anni nel calcio importante, nazionale ed europeo. D’altronde la migliore garanzia di questa nuova rinnovata progettualità guarda un po’ è proprio il patron ad offrirla. Ad Aurelio – aldilà del personaggio con le sue istronerie - non piace essere un comprimario in un calcio che più del cinema gli ha offerto una sontuosa passerella. Ecco perché il ritorno del Napoli sulle maggiori scene del calcio dovrà avvenire attraverso tappe di un percorso abbastanza rapido, cosa che consentirà di raccogliere premi, sponsor, finanziamenti e benefit importanti nelle coppe internazionali che al momento si sono allontanati. Per arrivare a tanto bruciando i traguardi intermedi, naturalmente non basta quello che è già stato fatto a gennaio in quello che va invece considerato un calciomercato interlocutorio in chiave azzurra. Insomma il Napoli non si fermerà qui. La rifondazione vera e propria è difatti fissata per luglio prossimo, quando alcuni big andranno via finanziando le nuove operazioni, di caratura assolutamente importante. In altre parole non bastano Demme, Politano, Lobotka, Petagna e Rrahmani. Ci vuole ben altro per ripartire al gong della prossima stagione in linea con la grandezza del nome Napoli e dei suoi rinnovati obiettivi. Servono insomma almeno un paio di fuoriclasse, se non tre addirittura, insomma c’è da dotarsi di quei calciatori di spessore caratteriale e qualitativo di cui necessità il gruppo per non segnare il passo e per reinserirsi a tambur battente lassù in vetta tra le grandi. Ora come ora c’è tuttavia da badare alla Samp, squadra che punta a salvarsi e lunedì sera darà battaglia al vecchio “Marassi”. Gattuso lo sa e vuole gli azzurri con la testa ormai libera con il coltello tra i denti, dando conferma alla marcia di rilancio appena iniziata. Insomma con la chiusura del calciomercato di gennaio si può immaginare che sta per cominciare una nuova stagione necessaria per riprendersi tuttociò che si è perduto. Come? Con gente col fuoco dentro, alla Gattuso. Le prove generali della rinascita, contro due giganti come la Lazio e la Juve, sono andate più che bene. Ora c’è la Samp che lancia segnali di battaglia. Va affrontata in una sola maniera, a testa bassa e avanti tutta.