Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture, mobilità e protezione civile del Comune di Napoli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli24 da Bratislava, dove è giunto per assistere alla partita d'addio di Marek Hamsik.
"Qui c'è il tifoso, sono abbonato in Curva B da tanti anni, anche i miei figli sono tifosisssimi. Sono venuto qui a spese mie per vedere l'addio al calcio di Hamsik. Ma sono anche assessore del Comune di Napoli e con il Sindaco abbiamo pensato di omaggiare Marek, perché se lo merita. Abbiamo realizzato una targa per Hamsik, con la medaglia della Città di Napoli e la dedica firmata dal Sindaco".
"Hamsik per me è stato il capitano. Un grandissimo riferimento. È arrivato giovanissimo, aveva una corporatura completamente diversa da oggi, ma ci ha regalato emozioni enormi. Ero a Roma quando vincemmo la Coppa Italia, in quella serata tragica, e ricordo il suo comportamento. Un napoletano un po' matto, che ha fatto scuola con la sua cresta. Quanti ragazzi abbiamo visto a Napoli con la cresta di Marekiaro? Come Mertens, lui è uno di quelli che si è guadagnato subito un soprannome dai napoletani. E poi ha un record nella SSC Napoli e sarà sempre una superstar del club. Resterà in assoluto uno dei calciatori più importanti della storia.
Il gol a cui sono più legato? Ricordo i tiri da fuori area con cui decideva le partite. Forse non ha fatto gol iconici, però i tanti gol da fuori area me li ricordo e oggi forse mancano un po'.
Napoli è una città difficile, che però esalta le genialità. Caravaggio a Napoli ha dipinto il più grande quadro della storia dell'arte. Maradona solo a Napoli poteva esprimersi come ha fatto. Napoli è una città che può mangiarti, ma calciatori come Hamsik e Mertens, invece, sono riusciti a prendere il meglio di noi ed hanno saputo gestirlo. Sono grandi calciatori ma anche uomini intelligenti ed equilibrati. Sono quel tipo di persone che si esaltano nel clima napoletano, che a volte può essere un po' asfissiante.
De Laurentiis è un grandissimo. Anche se può essere difficile averci a che fare, non si può non riconoscerne la genialità. Cittadinanza onoraria ad Hamsik? Uno che si chiama "Marekiaro" è già sulla buona strada. Ricordiamo però che deve essere il Consiglio Comunale a conferirgli la cittadinanza, è una cosa seria. Credo che ora sia giunto il momento di valutare la possibilità di conferire la cittadinanza onoraria anche al presidente De Laurentiis.
Stadio Maradona? Sembra quasi un mistero napoletano. Il terzo anello chiuso da anni, i parcheggi sotterranei di 35 anni fa... sono situazioni che ti lasciano perplesso. C'è tanto da fare ma è un problema che finalmente stiamo affrontando con decisione. In questi anni è stato un problema avere una capienza ridotta allo stadio, tanti tifosi non sono potuti andare allo stadio. Anche il primo anello ha una visibilità molto limitata e questo è un problema. Inoltre dobbiamo far sì che Napoli partecipi agli Europei 2032. Vogliamo offrire uno stadio più grande e più vivibile ai tifosi napoletani e affronteremo questi problemi con grande decisione. Abbiamo pensato anche al Museo Maradona e con il presidente De Laurentiis ci sono anche altre idee. I lavori allo stadio sono già in programma, c'è stata anche una variazione di bilancio proprio per ristrutturare il terzo anello: stiamo parlando di circa 10mila posti in più. De Laurentiis lo sa e vorrebbe anche lui finanziare il terzo anello, ma è un processo che preferiamo gestire noi in Comune.
Nel masterplan che ho presentato il 30 aprile a De Laurentiis ci sono già tutte le idee di base. Il problema del terzo anello è che ci sono delle vibrazioni fastidiose, soprattutto per le abitazioni più vicine. Le vibrazioni non sono pericolose, ma fastidiose: non è la stessa cosa. Siamo però nel 2025 e ci sono i modi per irrigidire la struttura in acciaio e smorzare le vibrazioni. Ingegneristicamente è possibile, stiamo indagando varie soluzioni ed entro quest'anno avremo una chiara conoscenza dei costi. Potremmo iniziare i lavori nel 2026. C'è la possibilità di fare i lavori un traliccio alla volta, senza intaccare le partite del Napoli: una volta aperto il terzo anello, si potrebbero spostare i tifosi del primo anello per poi proseguire i lavori anche lì. In questo modo non ci sarà una diminuzione di posti a sedere anche durante i lavori.
Ha senso ristrutturare il primo anello se si toglie la pista d'atletica. Se si decide di rifare gli spalti come allo stadio Olimpico, o al Maracanà, creando un unico grande anello, vorrà dire che si rimuoverà la pista d'atletica. Questa però è una decisione più complessa perché va trovata un'alternativa per migliaia di atleti che si allenano lì. Ho preso un caffè con Antonio Conte e lui stesso mi disse che avvicinare gli spalti al campo porterebbe qualche punto in più a fine campionato. Si può rifare il primo anello un po' alla volta, trasferendo i tifosi al terzo anello, e questa è una delle opzioni del masterplan consegnato a De Laurentiis.
Non è facile capire De Laurentiis. Lui ha le idee chiarissime, ma lascia confusi tutti gli altri. Lui sa che potrebbe generarsi uno spazio commerciale enorme per ristoranti, bar, musei: una vera e propria "Maradona experience", un'esperienza virtuale e tridimensionale su Maradona, fino al terreno di gioco. De Laurentiis potrebbe essere d'accordo. Lui è anche legato all'idea di creare uno stadio ex novo, ma non è facile da fare. Ricordiamo che le disposizioni UEFA stabiliscano che gli stadi debbano essere facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici e trovare un altro posto come Fuorigrotta, a Napoli e in Campania, non è affatto facile. Se però De Laurentiis, da imprenditore, crede sia meglio costruire un nuovo stadio, è legittimo. Penso però che i napoletani siano legati a questo stadio.
De Bruyne? Ho fatto i complimenti a De Laurentiis. Un tempo c'era paura di venire al Napoli, ma i tempi sono cambiati. Di certo c'è anche l'influenza di Conte. Sono felice del fatto che Napoli sia diventata così attrattiva. McTominay deve aver fatto un'ottima pubblicità, così come Lukaku.