Ultime notizie Napoli - Assurdo fermarsi sul più bello. Partire da favoriti nella corsa alla Champions nell’ultima giornata di campionato e uscire per il timore di vincere è inspiegabile. Non me ne voglia nessuno, anche perché quando ho dovuto elogiare il Napoli l’ho fatto senza problemi. Ma ieri sera si è vista la paura di un gruppo senza attributi. Il Verona andava mangiato vivo calcisticamente parlando. Appena sceso in campo avrebbe subito dovuto capire come sarebbero dovute andare le cose. Ed, invece, si è avuto l’effetto contrario. Non sto qui a criticare i veneti che si sono giocati la partita della vita perché è così che si fa. Hanno fatto bene ad andare in campo col coltello tra i denti. Dovevano essere gli azzurri a reagire e a far di un solo boccone gli avversari. Invece sono sembrati dei conigli che non riuscivano a giocare come sapevano. Se qualcuno non avesse avuto la possibilità di vedere le partite precedenti del Napoli, avrebbe detto che questa squadra era da retrocessione. E chissà come si trovava nelle zone alte della classifica. Non ha funzionato niente al Maradona. Tutti i buoni propositi sono andati a farsi benedire. Si pensava che Gattuso avesse la qualità di poter chiudere in bellezza. Ed, invece, ha fallito anche stavolta la Champions così come aveva fatto al Milan. Non c’è stato un solo momento della partita dove si è pensato di poter vincere. Il gol di Rrahmani arrivato per caso è stato subito annullato dal pareggio di Faraoni che ha superato facilmente Hysaj beffando così Meret. Una doccia fredda che ha mandato nel pallone tutti. Certo, si dirà della traversa di Petagna ma il Napoli del girone di ritorno avrebbe dovuto fare altro. Invece ha lasciato via libera a Juventus e Milan che l’anno prossimo giocheranno in Champions League. Se solo si pensa a cosa è stato buttato nei novanta minuti del Maradona vien voglia di cantarle a tutti. E dire che si stavano facendo i film luce su chi doveva venire ad allenare nell’Europa che conta. La scivolata di ieri, invece, farà fare altre valutazioni a De Laurentiis. Che avrà imprecato non poco per il mancato incasso per l’accesso in Champions.
Se ne va con un altro fallimento Gattuso. L’ho sostenuto in lungo e in largo perché c’erano andati giù pesanti alcuni professoroni. Ma la mia critica adesso riguarda il campo. E ciò che si è visto contro il Verona. A centrocampo l’hanno stravinta i gialloblu. Erano sempre in vantaggio e bastava un passaggio preciso per annullare la pressione di Bakayoko. Anche perché Fabian camminava per il campo così come gli ha ripetuto sempre Ringhio durante la partita. A venire meno sono stati anche gli altri uomini migliori. Zielinski un fantasma. Ha provato a fare qualcosa in più Insigne ma niente di che. Aveva il viso segnato dalla tensione il capitano. Osimhen si è fatto intortare da Gunter come un bambino. Non ne ha presa una e non ha mai stoppato un pallone spalle alla porta. La difesa ha fatto bene ma Hysaj come detto è venuto meno al momento opportuno. Gattuso ha provato a rimediare con un attacco bello folto ma si doveva calciare il pallone in avanti. È accaduto solo poche volte. Forse se avesse fatto partire Politano dall’inizio al posto di Lozano qualcosa in più si sarebbe visto. Il messicano è stato messo in mezzo da Dimarco e Zaccagni. Una serata deludente, dunque, resa ancora più triste dalla conferma del silenzio stampa. Una politica antica, che ci dispiace dirlo, non ha fruttato. Sarebbe stato opportuno che Gattuso finalmente parlasse e ci spiegasse del perché il Napoli sia caduto sul più bello. Forse ce lo dirà da ex allenatore azzurro. Chissà.