Ultime Calcio - Una pantomima. Una intera settimana consumata in maniera grottesca per capire se gli azzurri, sul prato di Wembley, avrebbero o no abbassato il ginocchio a terra. No, non lo hanno fatto. Sono rimasti in piedi. Uscendosene con un salomonico «ma l'Austria non ce lo ha chiesto».
Come riporta Il Mattino:
"E così in 22 sono rimasti impalati ad attendere il fischio di inizio dell'arbitro Taylor. Senza gesti simbolici. Nonostante le pressioni di tanti. La Nazionale ha deciso di lasciar perdere con quell'imperativo in nome della protesta anti-razzista del movimento Black Lives Matter ovvero take a knee, inginocchiati. Gabriele Gravina, il presidente federale, li ha lasciati fare. E gli azzurri hanno deciso di non inginocchiarsi. Lasciando il peso della decisione agli austriaci ma è stata una scelta che, evidentemente, ha fatto comodo anche agli azzurri che si sono messi in scia senza fare troppe storie. «Nessuno ci ha chiesto nulla. Quando le altre squadre ce lo chiederemo ci inginocchieremo, per solidarietà nei loro confronti. Ma il nazismo (per l'emozione dice così invece di razzismo e la gaffe diventa virale, ndr) lo combattiamo in altro modo, con iniziative che stiamo pensando di fare con la Federazione nei prossimi mesi», ha spiegato sul terreno di Wembley un perplesso e infortunato capitan Chiellini a cui viene dato il compito prima del match di anticipare la decisione".