Ultimissime Napoli - Mattia Grassani ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco i passaggi evidenziati da CalcioNapoli24:
Tutela sanitaria dei calciatori e di tutto il personale nel periodo degli allenamenti e della futura ripresa agonistica: dove finisce la responsabilità del medico sociale, di quello del lavoro e del club?
"Questo è il vero casus belli. Partiamo con il dire che i club sono sempre e comunque responsabili della corretta predisposizione degli strumenti di lavoro, dell’individuazione di idonei ambienti in cui svolgere la preparazione nonché delle metodiche di allenamento del gruppo. Sarebbe, quindi, molto complicato riuscire a dimostrare l’assenza di responsabilità per Covid-19 in un eventuale giudizio".
E per lo staff e i calciatori?
"Allenatori, preparatori, medici, etc., devono usare la massima diligenza per evitare situazioni di pericolo ai lavoratori sportivi professionisti sottoposti alle direttive e solo grazie a questa, in caso di contagio, andranno esenti da colpe. Per i prestatori, infine, sarà sufficiente la prova di essersi attenuti alle disposizioni societarie e dello staff tecnico".
Il protocollo Figc è una «fonte» giuridica?
"Non rappresenta un precetto normativo, non ha forza di legge per intenderci bensì di atto promulgato da una Federazione, ma, in caso di evento dannoso, qualsiasi Tribunale lo utilizzerebbe come parametro per valutare il corretto comportamento dei soggetti coinvolti".