Serie A - L'edizione odierna di Gazzetta scrive sulla Juventus: "In quest’ottica va letta anche la scelta, condivisa da allenatore e dirigenza, di non agire sul mercato con acquisti last minute (leggi Pjanic), che avrebbero rallentato il progetto, sottoscritto da Allegri al momento della firma, di una squadra giovane, veloce e sfrontata. L’obiettivo è quello di aprire una nuova era felice e vincente, mettendo in conto i rischi che comporta affidarsi a giocatori meno strutturati ma anche i vantaggi, perché un allenatore ha più possibilità di influire su tecnica e testa. «Io devo portare risultati e creare valori. Questa è una squadra divertente da allenare, perché ha tanti giocatori migliorabili», aveva detto Max il giorno della sua presentazione bis, rendendo subito chiara la strategia del club. Largo ai ventenni Ecco perché Allegri non si è stracciato le vesti alla notizia dell’addio di Cristiano Ronaldo (anche se saperlo prima e non alla fine del mercato avrebbe permesso alla società di cercare un’altra punta con più calma) e ha avallato il ritorno di Moise Kean (21 anni) e l’acquisto di Manuel Locatelli (23) e Kaio Jorge (19)".