Antonio Corbo, giornalista di Repubblica, scrive il suo editoriale per le colonne del quotidiano. Ecco uno stralcio dedicato al mercato:
"Ancora prima della squadra, il Napoli farà bene a rinnovare la società. Aurelio De Laurentiis è un produttore che nel calcio raccoglie incassi e risultati migliori che nel cinema. Ma spesso sbaglia la comunicazione. Come nelle due impacciate conferenze per promuovere in sedi e tempi diversi lo stesso prodotto: il prossimo ritiro. Un affare da oltre un milione di utili tra Dimaro e Castel di Sangro. Ma gli effetti si rivelano fastidiosi e imprevisti. È stato facile dimenticare i dettagli turistici delle due missioni estive, impossibile invece cancellare l’immagine di mercato confuso.
Peggio, l’ultimatum a Mertens e Koulibaly: che preferite tra l’amore di Napoli e la “vil moneta” di altre offerte? Una espressione impudente perché De Laurentiis non lavora gratis, come nessun dirigente di club, meno che mai i fondi di investimenti stranieri. Le beghe societarie del Milan campione d’Italia hanno giù sparso veleni sull’ultimo scudetto. Non c’è unmillimetro della serie A che non sia business.
Da attento produttore, De Laurentiis dovrebbe riavvolgere il nastro, resettare e ricominciare, Il Napoli merita una analisi più nitida, vi sono poche ma interessanti note positive finora oscurate. Tutto verte invece sui giocatori in lista di sbarco. Un errore lo sgarbato ultimatum, De Laurentis dovrebbe spiegare quel che accade, condurre i tifosi nel calcio di domani. La crisi morde. Come il Napoli, molti club rifiutano le richieste di rinnovo dei procuratori. La Salernitana ha sacrificato il suo direttore sportivo Sabatini quando hascoperto che per un rinnovo da 800 mila euro l’anno a Coulibaly doveva pagare oltre un milione (1,260 mila) di commissione agli agenti. Il Milan congedò Donnarumma per risparmiare, ha vinto lo scudetto con Maignan, l’Inter si privò di Lukaku e Hakimi, la Juve neanche pensa di trattenere Federico Bernardeschi deludente anche in Nazionale, ma di soli 28 anni".