L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport illustra i motivi che hanno spinto alla rottura Allegri e la Juventus: "I motivi del divorzio saranno oggetto di tante domande ma qualcosa si può già dire. Il progetto ha pesato più del contratto. A quanto si può capire, Allegri aveva in mente una Juventus diversa, in campo e fuori, di quella ipotizzata da Nedved e Paratici. La società pensa di dover rinforzare questo gruppo con un giocatore per ruolo, con la convinzione che sia difficile migliorare la rosa e una capacità di spesa condizionata dalle uscite. Allegri invece per l’estate ipotizzava un cambiamento più deciso, aveva perso la fiducia in Cancelo e credeva che Dybala, in una squadra modellata su Ronaldo, non potesse avere un ruolo centrale. Di certo, all’inizio della sua esperienza bianconera diceva di voler «conquistare la gente con i risultati, il lavoro, il rispetto e la professionalità», mentre i giornali facevano notare come Pavel Nedved, legato a Mancini e Conte, fosse stato l’ultimo a convincersi. Cinque anni dopo quei due nodi restano irrisolti. Il pubblico non si è mai convinto del tutto – le critiche hanno pesato nella testa di Allegri - e Nedved è stato all’opposizione anche negli ultimi giorni. A questo punto, non restano che i tecnicismi. La Juve e Allegri risolveranno il contratto e la spesa impatterà per alcuni milioni sul bilancio 2018-19"