Napoli - L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha fatto un approfondimento generale sui conti dei club di serie A in base all'ultimo bilancio approvato lo scorso 21 agosto. E' inutile sottolineare come la pandemia abbia praticamente stravolto il piano economico di ogni club sotto ogni punto di vista. E' stato come uno tsunami in una situazione già pregressa di difficoltà. Il Napoli, ne ha risentito, ma fino ad un certo punto. Il merito è soprattutto della politica di De Laurentiis fatta negli anni precedenti. Gli azzurri hanno fatto registrare costi per 294.9 milioni a fronte di ricavi per 178.9. Il risultato netto fa segnare un -19 milioni mentre i debiti netti salgono a 80.2. Il patrimonio netto, ovvero il famoso tesoretto che sta permettendo al club di ammortizzare questo periodo negativo, ammonta a 126,4 milioni. Le squadre con perdite da capogiro sono: Inter 102.4, Milan 194.6, Roma 204.1 ed infine Juve con 89.7 milioni.
Gazzetta scrive: "L’Atalanta è il club messo meglio, grazie al ciclo continuo di valorizzazione dei talenti e ai premi Champions delle ultime due partecipazioni: sta per essere festeggiato il quinto bilancio di fila in utile con l’esercizio al 31 dicembre 2020. Ok pure Cagliari e Verona. E tra le big, che soffrono tantissimo l’assenza di pubblico negli impianti, il Napoli ha beneficiato del fieno in cascina accantonato negli anni precedenti. Ma non è il caso di dividere buoni e cattivi. Questa è una crisi di sistema. E come sistema va affrontata".