Emmanuel Adebayor, attaccante del Basaksehir Istanbul ed ex Monaco, Arsenal, Manchester City, Real Madrid e Tottenham, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport.
Segue il calcio italiano?
«Ovvio. Ultimi anni duri, in primis per Milan e Inter, ma ci stanno degli alti e bassi. La A resta un riferimento. La Juve lotta sempre per la Champions, il Napoli gioca alla grande e la Roma sta facendo grandi cose in Europa. Poi io amo l’Italia. La capitale è storia, anche se ho un debole per Milano. Città stupenda, anche per la moda!».
Nel 2010, in Angola, il capitolo più brutto della storia.
«Tante volte ho pensato a quell’attacco terrorista al nostro pullman, avrebbero potuto colpire anche me (morirono vice-tecnico, addetto stampa e autista). Ma la vita deve andare avanti e ci siamo fatti forza».
Se avesse di fronte sua madre Hajia, cosa le direbbe?
«Nulla, mi ha deluso. Una famiglia deve essere una vera famiglia. Ed è quello che voglio, io per loro ci sono sempre stato. Non contano soldi e contratti, ma Manu. Solo Manu. Per sistemare le cose servirà tempo. Quando il rapporto con i miei andò in crisi pensai addirittura al suicidio, ma la mia storia può insegnare qualcosa: bisogna essere felici sempre».