Ultime notizie. Dal reddito di cittadinanza a quello di emergenza per il Coronavirus: l'edizione odierna di Repubblica fa il punto della situazione su uno dei temi maggiormente d'attualità in Italia. Ecco quanto scritto:
A breve ecco il Rem (reddito di emergenza, ndr), sempre che superi le polemiche politiche. Italia Viva vorrebbe che fosse gestito dai Comuni, visto che il Rem sostituisce anche i buoni spesa finanziati con 400 milioni a marzo. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S) ne difende la natura temporanea e preferisce una gestione Inps.
Alla fine durerà 2 mesi: Catalfo ipotizza che andrà a 1 milione di famiglie, assegno da 400 euro (single) a 800 euro (famiglia con figli). Costo stimato: 1,2 miliardi. Platea interessata: lavoratori atipici, stranieri (basta la residenza in Italia, senza il vincolo dei 10 anni richiesto dal Rdc), lavoratori del sommerso e tutti gli esclusi dal resto degli aiuti. Tre i requisiti: reddito del 2020 inferiore al Rem, in banca massimo 10 mila euro per il single e 20 mila per la famiglia, Isee inferiore a 15 mila euro (ma il 79% degli Isee è già sotto questa soglia, dati Inps sul 2018).
Finito il Rem, alcuni potrebbero poi chiedere il Rdc (reddito di cittadinanza), in staffetta. Dal primo luglio al 30 ottobre - così si legge nella bozza del decreto i requisiti per fare domanda di Rdc vengono alzati: Isee da 9.360 a 10 mila euro, patrimonio immobiliare da 30 mila a 50 mila euro, soldi in banca da 6 mila a 8 mila euro. Così che - e per 6 mesi - più persone potranno accedere al Rdc: alcuni anche una volta finito il Rem, non tutti però perché i requisiti sono diversi. A proposito di Rem. Chi riceve un Rdc sotto la soglia Rem - l’assegno medio del Rdc è 552 euro - può chiedere l’integrazione fino a 400-800 euro. Così anche chi ha Rdc sotto i 600 euro dati ad autonomi, partite Iva, artigiani, commercianti, stagionali, agricoli.