Coronavirus Italia - Ristoranti aperti fino alle 22.00 in zona gialla: è questa l'ultimissima idea avanzata per far fronte a una categoria in ginocchio e piegata dalla crisi. I governatori spingono, il Cts detta le eventuali linee ma il ministro Roberto Speranza temporeggia.
Ecco quanto si legge dal Corriere della Sera:
Il Cts apre uno spiraglio che sembra un portone a gran parte delle Regioni. La sintesi è che i ristoranti, molto più dei bar, ad esempio, possono garantire la sicurezza dei posti a sedere. «Tenendo alta l’attenzione, evitando il consumo al banco, obbligando a indossare le mascherine nei luoghi di passaggio e garantendo il distanziamento di almeno un metro tra i tavoli, dove possono sedere al massimo quattro persone non conviventi», scrivono gli scienziati nel loro parere tecnico.
Esultano i governatori delle zone gialle, in particolare quelli di Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia. Ma l’interpretazione a mo’ di via libera preoccupa non poco il ministro della Salute Roberto Speranza. Che chiede subito al Cts di fare un passo indietro, specificando che per ora nulla cambia nella gestione delle regole dei ristoranti. La decisione alla fine sarà politica. E per questo il destino delle cene fuori degli italiani resta sospeso, in attesa della linea del nuovo governo e della scadenza del Dpcm il 5 marzo.